domenica, 28 Aprile 2024
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Dai ragazzi e per i ragazzi: a Zero Branco ecco il gruppo che è davvero “Un passo avanti”

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L’associazione giovanile zerotina Aps Millennials racconta le sue attività e i suoi obiettivi: “Le nostre iniziative mirano ad aiutare i ragazzi a tirare fuori quello che hanno dentro, riaprendosi al mondo e agli altri, non più soltanto attraverso i social”

Essere ragazzi non è un gioco da ragazzi: custodire in sé il domani del mondo ha infatti importanti implicazioni, per le quali servono impegno, responsabilità e persino coraggio. Non sempre è facile, troppo spesso crescere vuol dire affrontare prove e talvolta non trovare le parole per esprimere ciò che si prova: capita agli adulti, figuriamoci ai più giovani. A Zero Branco tuttavia esiste un’associazione speciale, che come uno zaino ha dentro tutti gli strumenti necessari per il viaggio; è nata dai ragazzi, con i ragazzi e per i ragazzi: è “Aps Millennials – Un passo in avanti”.

“La nostra realtà nasce con lo scopo di formare i giovani in senso lato – spiega Diomira Lauri, membro del consiglio Millennials e responsabile alla comunicazione –. Non si parla dunque di “formazione” nel senso tradizionale: il nostro obiettivo è aiutarli a mettere a frutto le loro capacità e doti, dando loro il modo di comprendere il loro posto all’interno della comunità”.

Per quanto infatti i giovani d’oggi sembrino avere maggior sicurezza e consapevolezza di sé, molte sono le fragilità che in realtà nascondono. “Dopo la pandemia ci siamo ritrovati a lavorare con ragazzi molto problematici – racconta Lauri –. Si è persa in loro la capacità di esprimere le emozioni e di comunicare ciò che si ha dentro; sono chiusi a riccio, hanno difficoltà a relazionarsi e questo rende il loro percorso di crescita più complicato. Le nostre iniziative mirano proprio ad aiutarli a tirare fuori quello che hanno dentro, riaprendosi al mondo non più soltanto attraverso i social”.

Attualmente l’associazione ha all’attivo un corso di teatralità e shiatsu e per la metà di dicembre è in programma il secondo torneo di calciobalilla inclusivo. “Ci piacerebbe però anche organizzare prossimamente un corso di giornalismo e informazione, perché abbiamo notato una certa difficoltà nel reperire notizie verificate e nell’utilizzare proprio gli strumenti informativi a disposizione”, afferma Diomira Lauri.

“Nel nostro impegno associativo siamo stati fortemente sostenuti anche dall’amministrazione comunale e di questo siamo molto grati – continua –. La nostra realtà sta andando molto bene e tanto i genitori quanto i ragazzi sono soddisfatti: alcuni hanno ormai raggiunto la maggiore età ma tornano a salutarci e per noi questo è un grande traguardo”.

Le proposte per i ragazzi sono tantissime: si va dai corsi di graffiti a quelli di social media marketing, dai corsi di teatro a quelli di difesa personale. Nello specifico, “il corso di difesa personale, che abbiamo replicato nel tempo, è sui generis – commenta la voce dei Millennials –: abbiamo proposto ai ragazzi un percorso più di carattere emozionale, nel quale hanno imparato che certe persone possono fare male e dunque come evitarle e difendersi senza ricorrere alla violenza, cercando di comprendere ciò che si ha di fronte e dunque se stessi e l’altro”.

A mancare, dunque, non è certo la voglia di fare. “Purtroppo però sono i volontari a scarseggiare – spiega Lauri –: le persone ormai hanno poco tempo da dedicare al volontariato e all’associazionismo, nonostante si tratti di momenti importanti e arricchenti per tutti”.

I Millennials però non si arrendono: la loro determinazione è più forte di ogni ostacolo e, esattamente come si impara nei loro corsi, conta esserci, vivere e far valere le proprie capacità.

Teatro e shiatsu per conoscere se stessi e gli altri

“Il nostro non è un classico laboratorio di teatro”. Introduce così il laboratorio di teatralità e shiatsula tutor Elisa Marangon. Il corso, organizzato dall’associazione Millennials, durerà fino a maggio, quando si terrà lo spettacolo conclusivo, frutto dei duri e divertenti mesi di lavoro.

“Io e la collega Mara Maso abbiamo voluto unire due discipline apparentemente lontane, ma incredibilmente vicine, per offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire una consapevolezza più profonda del proprio corpo, sviluppando anche la creatività e l’espressività – spiega Marangon –. Ai ragazzi verrà insegnato un automassaggio da praticare prima e dopo il laboratorio che li aiuterà a trovare la serenità e che potranno sfruttare anche in altri momenti stressanti della loro quotidianità. Quanto alla parte teatrale, si tratterà di un percorso di conoscenza di sé, poiché dovranno interpretare un testo e un personaggio, anche calandosi nei suoi panni, scavando al loro proprio interno e accorgendosi che quel personaggio potrebbero essere proprio loro”.

“Le emozioni sono il lato più complicato da gestire per un ragazzo – prosegue Marangon –, alcuni hanno difficoltà persino a guardarsi negli occhi. Viviamo in un mondo tanto veloce, in cui le emozioni anche negative non vengono mai risolte, e scendere nella profondità di noi stessi a volte spaventa. Ai ragazzi però vogliamo insegnare a lasciarsi andare e accogliere il proprio sentire”.

“Siamo un bel gruppo, alcuni sono tornati a ripetere l’esperienza, ma saremo ben felici se qualcun altro volesse aggregarsi – afferma la tutor –. Questi primi mesi saranno di conoscenza, ma soltanto a gennaio inizieremo davvero a lavorare su un pezzo teatrale: voglio scrivere un testo sulla base di ciò che i ragazzi hanno saputo esprimere nei mesi precedenti. Metterlo in scena sarà un modo per liberarli delle loro paure e far capire che le loro emozioni contano”.

Gaia Zuccolotto

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