sabato, 27 Aprile 2024
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Padova, nuova occupazione al polo universitario Beato Pellegrino

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Gli studenti e le studentesse dell’Università di Padova occupano nuovamente il Polo Beato Pellegrino per chiedere un cessate il fuoco immediato in Palestina.

“L’università deve prendere posizione contro il genocidio del popolo palestinese. Noi studenti stiamo dalla parte della resistenza”

Riteniamo vergognosa ed insufficiente la mozione approvata dal senato accademico la scorsa settimana. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e vogliamo che Unipd faccia altrettanto. L’università deve impegnarsi ad annullare gli accordi con aziende produttrici di armi come Leonardo S.p.a., poiché complici del massacro di queste ore a Gaza e in tutta la Palestina. Raccogliendo l’invito della Birzeit university pensiamo che la comunità accademica non possa accettare i soprusi e le limitazioni dei diritti che subiscono gli studenti che si scherano dalla parte del popolo palestinese, mentre nelle stesse università si progettano armi e idee che pongono le basi per la violenza coloniale.

I governi e le istituzioni italiane si stanno macchiando le mani di sangue, preferendo seguire i governi occidentali ed europei nel supporto incondizionato al regime di apartheid israeliano. Meloni ed il suo esecutivo confermano quindi il sostegno economico, militare e strategico agli USA a spese della popolazione palestinese

Occupiamo l’università per tenere alta l’attenzione sulla Palestina e supportare chi continua a resistere sotto bombe e violenze e continuare a mobilitarci. In questi giorni daremo spazio alla verità che i media continuano a mistificare, per continuare ad organizzarci e a mobilitarci in vista del corteo di venerdì 17 novembre, in adesione alla giornata di mobilitazione nazionale chiamata dai giovani palestinesi d’Italia.

Noi, studenti e studentesse di Padova, vogliamo riaprire al dibattito i nostri luoghi del sapere e fare un appello a tutto il mondo della formazione a non restare neutrale, pretendendo che si schieri dalla parte giusta della storia.