lunedì, 29 Aprile 2024
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Da Bassano del Grappa tre proposte progettuali per l’atteso teatro comunale

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Le tre soluzioni proposte riguardano: acquisizione e ristrutturazione dello storico Astra (costo previsto 21 milioni di euro),  e la costruzione ex novo all’interno dell’area del parcheggio Le Piazze (16 milioni di euro), oppure nel cantiere dell’ex polo Santa Chiara (18 milioni)

Tre ipotesi per  un teatro comunale che la città attende da molti anni dopo la chiusura dell’Astra. E’ quanto contiene il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFap), elaborato dallo studio ViTre su iniziativa dell’amministrazione comunale di Bassano del Grappa. Le tre soluzioni proposte riguardano: acquisizione e ristrutturazione dello storico Astra (costo previsto 21 milioni di euro),  e la costruzione ex novo all’interno dell’area del parcheggio Le Piazze (16 milioni di euro), oppure nel cantiere dell’ex polo Santa Chiara (18 milioni).

Sulle ipotesi il sindaco Elena Pavan ha annunciato che sarà coinvolta a cittadinanza attraverso alcuni incontri pubblici: l’obiettivo è di individuare una soluzione condivisa con la comunità. “Come emerge dalle analisi effettuate dagli esperti di spettacolo, Bassano necessita di un teatro con una capienza di circa 700-800 posti a sedere e una torre scenica in grado di supportare spettacoli di tutti i tipi –  ha spiegato il sindaco – Si tratta ora di decidere quale strada percorrere valutando punti di forza e di criticità di ciascuna proposta elaborata. Siamo consapevoli che il luogo del cuore rimane l’Astra, ma versa in condizioni molto precarie dopo i ripetuti crolli parziali del tetto, è di privati e presenta delle criticità. Per questo motivo abbiamo sondato anche ipotesi alternative”.

In effetti, dallo studio effettuato per procedere con l’Astra bisognerebbe superare molte difficoltà. “Per la sua particolare posizione, non vi sono via di fuga e nemmeno quelle deputate alle operazioni di carico e scarico del materiale e attrezzature sceniche: l’unico accesso è quello frontale su viale dei Martiri  – ha chiarito Pavan – L’attuale capienza è limitata, si fermerebbe a 650 posti a sedere e  sono indispensabili nuovi spazi per mettere l’edificio a norma, per ricavare i camerini e le uscite d’emergenza. Dalle analisi svolte si sconsiglia di prevedere piani interrati perché le fondamenta dello storico stabile sembrano poco profonde. Pertanto, per l’ampliamento si dovrebbero acquisire delle metrature laterali tutte di privati”. Ulteriori criticità sono costituite dalla gestione di un cantiere in una situazione in cui gli immobili sono addossati e datati, con un unico accesso dal viale, e potrebbero verificarsi non trascurabili ripercussioni sugli edifici vicini con tutte le vibrazioni del caso. Inoltre, la torre scenica non avrebbe altezza e profondità sufficienti per l’allestimento di tutte le scenografie”.

Dalla relazione dello studio di ViTre, tra acquisizione dello stabile e degli spazi laterali, accordi con le proprietà vicine, progettazione e lavori, la soluzione Astra verrebbe a costare 21 milioni di euro, partendo dalla considerazione che l’immobile venga ceduto per 940 mila euro come da stima commissionata dal Comune ad un esperto. “Le difficoltà e l’elevato costo non significano che l’ipotesi sia stata abbandonata”, ha precisato Pavan.

Le alternative: il park “Le Piazze” o nel cantiere mai finito dell’ex polo Santa Chiara

La seconda proposta, meno costosa e meno problematica dal punto di vista tecnico, vede la costruzione di un nuovo teatro. E qui le sedi individuate sono due: o in una porzione del park “Le Piazze”, oppure nel cantiere mai finito dell’ex polo Santa Chiara (già caserma Cimberle Ferrari). L’ipotesi del parcheggio prevede la realizzazione di un complesso con una base perimetrale di 55 per 34 metri e una spesa stimata in 16 milioni di euro. La capienza salirebbe a 732 posti a sedere con possibilità di arrivare a 800. “In questo caso la struttura da costruire risponderebbe a tutte le esigenze  – ha aggiunto Andrea Zonta, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – La torre scenica potrebbe raggiungere i 20 metri di altezza, adeguata ad ogni allestimento teatrale. Ci sarebbe la possibilità di costruire anche spazi ad uso culturale o sale riunioni”.

Questa soluzione andrebbe a ridurre l’area di parcheggio di quasi un terzo. “I posti soppressi potrebbero essere ricavati costruendo un piano interrato dell’area di sosta”, ha sottolineato Zonta.

Un teatro con le stesse dimensioni pensate per “Le Piazze” potrebbe starci anche nell’ex polo Santa Chiara ma con una spesa stimata in 18 milioni di euro; 2 milioni in più per procedere con le demolizioni e la sistemazione dell’area di cantiere fermo da anni. In questo caso, l’unica difficoltà è costituita dagli accessi laterali di servizio (il principale, per il pubblico sarebbe da via Jacopo Da Ponte) che attualmente  sarebbero troppo stretti, ma si potrebbero allargare con l’ autorizzazione della Sopritendenza.

Ora la parola passa ai cittadini attraverso una serie di incontri nei quali vengono presentate e discusse le tre soluzioni. La giunta comunale spera  che entro la fine del mandato amministrativo si delinei quella più opportuna.

Raffaella Forin