martedì, 7 Maggio 2024
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Vigodarzere: la chiesa parrocchiale avrà una nuova facciata e una nuova illuminazione

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Il parroco, don Giovanni Marchiorello: “Come ogni casa anche l’edificio chiesa ha bisogno di lavori manutentivi o di recupero, non più prorogabili”

Nuova facciata per la chiesa parrocchiale di Vigodarzere. Un nuovo look che si era reso necessario anche per realizzare una serie di lavori di manutenzione e restauro, annunciati già prima della pandemia, e che ora restituiscono alla comunità un “volto” completamente rinnovato

“Come ogni casa anche l’edificio chiesa ha bisogno di lavori manutentivi o di recupero, non più prorogabili – aveva annunciato il parroco don Giovanni Marchiorello -. Questo luogo è lo spazio prezioso per la singola persona che cerca silenzio e preghiera ed è anche fulcro della vita celebrativa in cui la comunità si lascia incontrare dal Signore. Come annunciato, ancor prima della pandemia, urge provvedere al restauro della facciata principale, verificando e consolidando le varie parti che la compongono, per la buona conservazione dell’edificio e per il suo doveroso decoro” aveva scritto in una lettera aperta ai parrocchiani il parroco insieme al Consiglio pastorale e al Consiglio della Gestione Economica.

“Oltre ai lavori sulla facciata, si è reso urgente intervenire anche sull’illuminazione interna alla chiesa – ha proseguito don Giovanni all’inaugurazione dei lavori della chiesa intitolata a San Martino.- Il vecchio impianto luci, fatto più di 30 anni fa, stava infatti dando evidenti segni di criticità, rendendola sempre più buia. Non era più possibile la semplice sostituzione dei corpi illuminanti bruciati perché era difficile reperirli in commercio e le lampade funzionanti consumavano molto; motivo per cui si è reso necessario intervenire. Il nuovo impianto a led garantirà una illuminazione adeguata e un considerevole risparmio energetico”.

La spesa per l’intervento di restauro è stata stimata in 86.620 euro. “Alcuni anni fa come parrocchia abbiamo promosso una campagna di raccolta fondi proprio per questo tipo di intervento che ci ha permesso di accantonare 19.171 euro – aggiunge il parroco -. Grazie a questa raccolta, alla generosità di tante persone, e una parte del ricavato della vendita di “Casa Tescari” e a un contributo della Regione pari a 31 mila euro siamo riusciti a dare avvio al progetto. La spesa, invece, per rinnovare l’impianto dell’illuminazione interna è stata prevista in 27 mila euro. I due interventi hanno inevitabilmente creato qualche breve disagio, soprattutto durante le varie celebrazioni, ma tutto è stato ricompensato da questo bellissimo risultato finale di avere una nuova facciata della nostra casa”.

La chiesa arcipretale risale al 1878, tra le proprietà che l’imperatore Berengario I° il 20 aprile 918 confermò ai canonici di Padova c’erano anche la “villa que dicitur Arzere”. La lettura “Arzere” ritorna nelle successive conferme del privilegio da parte del vescovo Ildeberto (964) e degli imperatori Corrado II (3 maggio 1027) ed Enrico III (11 maggio 1047). (g.b.)