sabato, 27 Aprile 2024
HomeVeronaSovraffollamento turistico a Verona: il piano di intervento del Comune

Sovraffollamento turistico a Verona: il piano di intervento del Comune

Tempo di lettura: 3 minuti circa

L’amministrazione scaligera sta elaborando un piano di intervento per risolvere il problema del sovraffollamento turistico a Verona.

Creazione di una diagnostica che possa identificare le situazioni di turistificazione eccessiva della città di Verona: è fra i punti principali portati avanti dal Comune di Verona per intervenire, da una parte per correggere le criticità, e dall’altra per consolidare i punti di forza e i vantaggi dell’essere fra le principali città turistiche d’Italia.

Un impianto di intervento locale al vaglio dell’Amministrazione, che è stato illustrato dall’assessora alla Cultura e Turismo Marta Ugolini in occasione della tavola rotonda svoltosi a Eataly Verona, via Santa Teresa 12, su “Essere la città. Vita e sviluppo delle città turistiche” promossa da Federalberghi  e Confcommercio in occasione della Giornata dell’Albergatore. Secondo l’assessora, infatti: “L’uso sistematico di dati a supporto delle decisioni rappresenta un modus operandi a cui tutti dobbiamo tendere”.

Il turismo di massa e l’impatto sulla città

“Di fronte allo spopolamento della città e alla rottura della coesione sociale nei centri urbani indotta dal turismo – ha evidenziato l’assessora alla Cultura e Turismo Marta Ugolinioccorre chiedersi di chi sia la città. Chi ha la responsabilità di evitare questi effetti negativi dello sviluppo turistico? Chi dovrebbe preservare la comunità locale e i suoi valori? Senz’altro l’Amministrazione comunale ha una rilevante responsabilità per le scelte ma non è sola.

Secondo l’assessora Ugolini, infatti, anche i cittadini, insieme agli operatori economici, ai diversi portatori di interessi sono chiamati collettivamente alla responsabilità e alla presa di coscienza del fenomeno della turistificazione, che finisce per danneggiare i residenti.

“Credo – prosegue Ugolini – che il tema del turismo come ‘industria pesante’ sia abbastanza nuovo nel dibattito all’interno delle categorie economiche settoriali, che per molto tempo sono state abituate a ragionare in termini di flussi, di quantità di viaggiatori e adattare una logica orientata alla promozione continua e non alla gestione consapevole delle destinazioni. Come se il flusso di crescita fosse destinato a trovare, sempre e comunque, un sistema in grado di reggere il carico portato da turisti e visitatori”.

Gestione/accesso Cortile e Casa di Giulietta

Nell’ambito cittadino l’assessora Ugolini ha poi precisato: “A Verona si sta sperimentando una situazione di sovraccarico in alcuni luoghi e momenti, soprattutto è il cortile di Giulietta ad essere interessato da forme di turismo caratterizzate da grandi numeri, comportamenti rituali e non sempre rispettosi del contesto”. 

L’Assessora ci tiene però a precisare che l’Amministrazione, pur essendo proprietario dell’immobile che contiene la casa/museo, non dispone della proprietà degli immobili confinanti e dunque nemmeno del cortile, che è una comproprietà indivisa con privati.

“Con questi ultimi – spiega Ugolinisi è aperto un tavolo di confronto, il cui esito dipende dalla visione del bene comune che si riesce a condividere. Nel frattempo, si lavora per sciogliere tensioni e prevenire conflitti futuri. Il nuovo sistema, oltre a prevedere il pagamento di un modesto biglietto, avrà un tool di prenotazione dei flussi, che consentirà di spalmare le punte di domanda e di gestire gli arrivi dei visitatori, oggi incontrollabili”.

Il supporto dei big data in collaborazione con l’Università di Verona

Con l’Università di Verona, il Comune sta per siglare un protocollo d’intesa per l’uso di big data che consentiranno, a partire dai profili di coloro che generano contenuti legati al mito di Giulietta, di ricostruire i percorsi turistici, la provenienza e le attività prescelte. Si tratta, in altre parole, di uno strumento di marketing intelligence.

L’idea, inoltre, è quella di riuscire a veicolare alle persone delle informazioni mirate, in grado di richiamare visitatori anche nelle zone della città ricche di emergenze culturali ma meno battute dai circuiti turistici classici, come ad esempio la zona di Castelvecchio e San Zeno.

Incentivazione delle prenotazioni online

Nella recente revisione delle tariffe dei musei civici, l’Amministrazione ha previsto che l’onere di prevendita per gli acquisti online venga già incorporato nel prezzo, in modo da non scoraggiare le prenotazioni, anzi di renderle più agevoli. Si tratta di un piccolo intervento che va nella direzione dell’organizzazione della presenza turistica in città.

Conclusioni

La resistenza al cambiamento esiste e a Verona, talora si fa sentire in modo pesante – commenta l’assessora Ugolini –. Chiediamo la collaborazione di tutti nella delocalizzazione di alcuni eventi che portano traffico e confusione in centro storico. Di fatto la città è molto più grande di piazza Bra e piazza dei Signori e non meno bella, in molti suoi punti”.

“Infineprosegue Ugolini-, coltivo l’idea di un rapporto tra attrattori turistici e residenti che non debba essere sconnesso. Vogliamo una comunità locale che sia consapevole e orgogliosa del proprio patrimonio culturale, che lo senta come proprio e che viva i momenti importanti, ad esempio la Prima della stagione lirica, come un momento di festa per tutti i cittadini. Certamente, per un turista visitare una città dove gli abitanti hanno un rapporto concreto con l’opera lirica è ben diverso rispetto ad una città i cui residenti ignorano o si disinteressano all’opera. L’uso sistematico di dati a supporto delle decisioni rappresenta un modus operandi a cui tutti dobbiamo tendere”.