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Ulss 18 e Ulss 19 insieme: "In provincia non ci saranno ripensamenti"

Orsini 2
Orsini 2Le modifiche di recente introdotte alla proposta di legge che prevede la unificazione delle aziende sanitarie, portandole a una per provincia, con la creazione di una “Ulss zero” con compiti logistici, organizzativi e relativi ad assunzioni e personale, non paiono destinate ad avere ripercussioni sul Polesine, dove appare ormai certo che Ulss 18 e Ulss 19 si uniranno. Resta solo da capire le tempistiche esatte.  La proposta di legge relativa al riordino delle Ulss è stata infatti di recente modificata. In alcune province gli accorpamenti ipotizzati in un primo tempo potrebbero saltare. E’ il caso di quei territori di maggiori dimensioni nei quali si è pensato a un passo indietro rispetto alla creazione di una Ulss unica. Una casistica nella quale comunque non appare destinata a rientrare il Polesine. Qui appare ormai scritto che Ulss 18 e Ulss 19 si uniranno. Il disegno di legge iniziale prevedeva una Ulss per provincia, con la creazione di una sorta di “Ulss zero” con compiti di coordinamento, logistica, assunzioni, ordini. La modifica alla proposta di legge introdotta nei giorni scorsi ha in primo luogo in parte ridimensionato il ruolo della “Ulss zero” e previsto la possibilità che per le province di maggiori dimensioni si deroghi al principio della Ulss unica. Un problema che ovviamente non interessa il Polesine, dopo Belluno la provincia con il minore numero di abitanti. Qui la realizzazione di una unica Ulss non appare quindi messa minimamente in discussione. Resta da capire quando questo avverrà. Non ci sono certezze, anche se il “punto di non ritorno” potrebbe ragionevolmente essere fissato a dicembre. Non casualmente, dal momento che con l’anno nuovo torneranno in discussione le direzioni generali delle Ulss. Tra avvicendamenti e conferme, il quadro dei dg sarà quindi profondamente modificato. Al momento, i due direttori generali polesani (Arturo Orsini per la Ulss 18 e Pietro Girardi per la Ulss 19) attendono di avere notizie, presumibilmente a breve. “Comunque - spiega Orsini - in Polesine non dovrebbero esserci gravi stravolgimenti, dal momento che stiamo già battendo la strada dell’accorpamento per determinati servizi. Lo abbiamo fatto per i laboratori, per il Centro unico di prenotazione e stiamo lavorando su altri versanti”. Poche possibilità quindi in Polesine per salvaguardare l’autonomia delle due Ulss. I due direttori generali del resto non appaiono contrari alla unificazione e più che altro il dibattito politico si è levato per questioni essenzialmente di campanile: si è infatti rinfocolata l’antica rivalità tra Adria e Rovigo, con la prima che - tramite alcuni politici dell’attuale maggioranza di governo - ha messo le mani avanti, sostenendo come non ci sia nessuna legge scritta per la quale la sede della nuova Ulss dovrebbe sorgere per forza di cose a Rovigo.  Anche se, a dire la verità, non è neppure scontato che si debba arrivare a una dicotomia del genere, dal momento che ovviamente la presenza sul territorio di uffici e strutture sarebbe garantita comunque. Intanto, col 1° gennaio dovrebbero come detto arrivare anche le nomine dei nuovi direttori generali. Difficile a Rovigo una conferma per Orsini, anche per raggiunti limiti di anzianità di servizio, mentre per Girardi ad Adria potrebbe arrivare una conferma, sempre che non giunga una nomina altrove. Resta da vedere cosa deciderà il presidente della Regione.
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