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Transizione ecologica
07.11.2024 - 17:29
Tra i prodotti più illustri di Zignago Vetro, l'iconica bottiglia di Campari Soda disegnata dall'artista futurista Fortunato Depero
La filiera del vetro italiano, tra i leader in Europa per il recupero e il riciclo dei contenitori, si prepara a una nuova sfida: la decarbonizzazione. Con l'obiettivo di azzerare le emissioni di CO₂, il settore punta a trasformare i propri processi produttivi. Un percorso raccontato da Legambiente, che insieme ad Assovetro ha scelto come esempio la Zignago Vetro per una delle tappe della campagna nazionale "I Cantieri della Transizione Ecologica".
L’azienda veneta, attiva nei settori food & beverage e cosmetica, si distingue non solo per l’alta qualità della produzione, ma anche per l’impegno verso l’ambiente. I suoi processi si basano sull’economia circolare, con il 48,6% della materia prima proveniente dal riciclo del vetro. La Zignago Vetro ha inoltre intrapreso un’accurata transizione energetica, facendo ampio ricorso a fonti rinnovabili. Tra le tecnologie adottate figurano un impianto a biomassa e pannelli fotovoltaici, che hanno permesso di ridurre l’impronta carbonica dell’azienda.
Nel 2023, grazie a queste scelte, sono state evitate ben 53.259 tonnellate di CO₂ di Scope 2, cioè emissioni indirette legate all’utilizzo di energia elettrica. Queste iniziative hanno contribuito a una riduzione complessiva delle emissioni specifiche di CO₂ del 6% rispetto all’anno precedente.
Un punto di forza nella strategia ecologica della Zignago Vetro è la centrale a biomassa Zignago Power, attiva dal 2008. L’impianto termoelettrico copre l'intero fabbisogno energetico dello stabilimento di Fossalta di Portogruaro e circa il 38% del fabbisogno dell'intero gruppo. La Zignago Vetro si conferma così un esempio virtuoso nella transizione ecologica del settore industriale.
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