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Padova, il grande successo di cinema e teatri all’aperto

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Padova: tra arene, giardini e location di pregio, cinema e teatri all'aperto piacciono sempre di più

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Pochissimi padovani sanno che in via Altinate, sul tetto dell’edificio che oggi si fa notare solo grazie a un graffito di MADE 514, c’è la predisposizione per un teatro-cinema all’aperto. Era il 1946 quando l’architetto futurista Quirino de Giorgio progettava il complesso del Cinema Altino che, oltre al cinema principale, includeva la piccola sala Mignon. Il progetto di proiettare su quel tetto non si è mai compiuto, ma sarebbe stato uno dei primi tetti al mondo a cingere lo spettatore con luce di stelle diverse. In Italia, senza grandi differenze tra nord e sud, il desiderio di cinema all’aperto è rimasto latente fino a metà degli anni ’90, per poi espandersi senza sosta tra Festival, arene, location di pregio, persino giardini botanici. Il cinema inteso come sala porta lo spettatore a un rapporto intimo e privilegiato col film. La comodità della poltrona, l’assenza di rumore che sporchi il suono della pellicola, l’odore di quella sala sempre uguale e per questo riconoscibile, come se fossimo appena entrati nel soggiorno di una cara zia. Al cinema all’aperto l’esperienza sensoriale è profondamente diversa. Il buio arriva lentamente e mai definitivamente, permette agli spettatori di osservarsi, eventualmente di riconoscersi, magari di desiderarsi. L’odore cambia nel tempo, complice il vento.

Sì al cinema all'aperto: +20% di presenze

Andare al cinema all’aperto piace sempre di più. Una statistica comparsa a fine 2019 riportava un più 20% di presenze rispetto all’anno precedente e un più 50% rispetto a due anni prima. E da noi cosa succede? Siamo molto fortunati in quanto a offerte per quantità e qualità. Tra giugno e inizio luglio abbiamo goduto della ventesima edizione dell’Euganea Film Festival, un Festival di cinema itinerante tra Colli Euganei e Colli Berici, con proiezioni in ville venete, chiostri medievali, spianate e persino rinomate cantine per ripulire la gola dall’accumulo di polvere di stelle. In centro a Padova, in un’unica suggestiva location, si è appena concluso il River Film Festival, realizzato con uno schermo galleggiante sulle acque del fiume Piovego.

Prossimi appuntamenti in programma

E ora? Per chi resta in città ad agosto ci sono molte rassegne estive che meritano la nostra attenzione e presentano alcune chicche da non perdere. La rassegna Cinema Uno Estate, lo storico cinema all’aperto dei Giardini della Rotonda, ha in cartellone due pellicole realizzate in Veneto. Il 3 agosto verrà proiettato “”Alida di Mimmo Verdesca, mentre il 13 agosto Andrea Segre presenterà “Molecole”, il documentario girato durante il lockdown che il regista ha trascorso forzatamente in una Venezia surreale. Il circolo The last tycoon, che da qualche anno trova casa tra le mura del Giardino Barbarigo, il 14 agosto proietterà “La Terra dei Figli” del padovano Claudio Cupellini. Il film è tratto da una graphic novel di Gipi ambientata nelle terre del Polesine. Infine, il cinema all’aperto del Piccolo Teatro don Bosco la sera di Ferragosto proietterà “Il Favoloso Mondo di Amelie”, film cult la cui colonna sonora è stata saccheggiata da tutti i saggi di teatro danza dell’emisfero occidentale. Sentiamo il bisogno di un sequel almeno per questo. Assolutamente da rivedere tre pellicole cult del cinema italiano ambientate in questo mese: “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, “Ferie d’Agosto” e, ovviamente, “”Caro Diario che con questa frase ispira la nostra estate: “Caro diario, sono felice solo in mare, nel tragitto tra un’isola che ho appena lasciato e un’altra che devo ancora raggiungere”, Nanni. Christian Cinetto
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