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Le origini del Capodanno tra antiche origini e rituali della tradizione

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Le origini

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Il Capodanno è da sempre un momento di bilanci e valutazioni. La celebrazione del primo giorno dell'anno, che attraverso tradizioni e rituali separa il passato dalla rinnovata speranza di felicità, ha una storia antichissima. Festività di origine pagana, il Capodanno affonda le sue radici all’epoca dei babilonesi. Nella Babilonia di circa 4000 anni fa questa festa era chiamata “Zagmuk”, forza che fa rivivere il mondo. La più sacra delle celebrazioni calendariali, cadeva all'inizio della primavera, contemporaneamente alla semina, e simboleggiava il trionfo del Dio Marduk su Tiamat, la Dea che personificava il Caos primordiale. Tra banchetti e danze i festeggiamenti duravano più di undici giorni. L’anno nuovo è legato alla sconfitta della dea cattiva dei mari da parte del dio celestiale. Inoltre, in questo giorno, veniva incoronato il nuovo re. Quindi l’avvento dell’anno aveva per loro un significato altamente simbolico. Ma è solo a partire dal 46 a.C., quando Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano basato sul ciclo delle stagioni, che il primo gennaio corrisponde al primo giorno dell'anno. È una festa di origini pagane che aveva inizio con i saturnali, i festeggiamenti in onore del dio Saturno, che rappresentavano la fine dell'anno e coincidevano con la festa per il dio romano Giano, da cui deriva appunto il nome del mese di gennaio. il 1° di gennaio festeggiavano Giano Bifronte, il dio “di tutti gli inizi” nonché protettore di tutte le entrate e le uscite. La divinità bifronte era messa a protezione pure delle porte e, quindi, simbolicamente, anche dell’anno che se ne andava e di quello che veniva. In passato ogni paese aveva la sua data per festeggiare il Capodanno, fino a quando papa Innocenzo XII, nel 1691, stabilì che l’anno dovesse cominciare il 1º gennaio, almeno per tutti i paesi che seguono il calendario gregoriano. Da allora sì adottato quasi in tutta Europa.

Significato di San Silvestro

Il 31 dicembre, secondo il calendario cristiano, è la giornata dedicata a San Silvestro, storicamente noto come Silvestro I, vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica dal 314 al 335, anno della sua morte. Un’importante figura religiosa durante il cui pontificato la Roma pagana, lasciò progressivamente il posto a quella cristiana. San Silvestro, un traghettatore colui che guida e trasporta le anime le persone verso il nuovo anno, morì proprio il 31 dicembre del 335 ed ecco perché viene celebrato in questo giorno dell’anno.

Capodanno: le tradizioni

In Italia, questa festa è accompagnata dal tradizionale veglione, in cui si cena insieme ad amici e familiari e si consumano i piatti tipici della tradizione italiana come lenticchie, cotechino o zampone. Sono molte le tradizioni legate a questa festa: dall’uso del vischio, ritenuto benaugurale in quanto fonte di purificazione, ai fuochi d’artificio, inventati in Cina intorno all’ottavo secolo d.C. Sempre dalla tradizione cinese arriva anche l’usanza di indossare qualcosa di rosso, colore che nella tradizione è associato a Niàn, la bestia divoratrice che, proprio a Capodanno, esce dalle profondità marine per nutrirsi di carne umana. Anche nella Roma imperiale, il rosso era considerato di buon auspicio: durante le celebrazioni per il nuovo anno, infatti, le donne si vestivano di porpora, il colore del coraggio, della passione, del potere e della fertilità. Ad ogni modo il Capodanno si festeggia in tutto il mondo per concludere l'anno appena trascorso e dare il benvenuto al nuovo; lasciare alle spalle le cose vecchie per far spazio a nuovi progetti. Sara Busato
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