Fare chiarezza sull’andamento dell’epidemia e sulla situazione dell’assistenza territoriale. Sono i temi trattati dal Direttore generale della Sanità della Regione del Veneto, dalla sede di Azienda Zero di Padova.
E sulle critiche di disorganizzazione e mal funzionamento del dipartimento di prevenzione, con determinazione e fermezza, il Direttore Luciano Flor replica “Le accuse, le respingo al mittente. Nessuno è in grado di immaginare lo sforzo che in questo momento il sistema sanitario e i dipartimenti di prevenzione stanno supportando per gestire migliaia di persone positive a domicilio” Analizzando i dati, l’impegno da gestire – campagna vaccinale, campagna tamponi ed emergenza nelle scuole - sicuramente è maggiore rispetto a dicembre 2020, quando le persone positive erano 100.000 ed ora 270.000. Per direttore generale della sanità veneta, il problema vero è la dimensione dei casi di positività e dei casi da gestire, non l’inadeguatezza del sistema sanitario che sta dimostrando invece forza e precisione. “Non accetto che venga messo in discussione il lavoro dei dipartimenti”
Nuove assunzioni e possibili scioperi
A parlare sono i numeri. In un’ottica di stabilizzazione, i bandi di assunzione, da parte di Azienda Zero, sono in costante aumento. Da inizio pandemia, sono stati assunti 7218 operatori sanitari, di cui 2.235 medici, 1.754 infermieri e 880 operatori socio-sanitari oltre a tecnici di laboratorio e di radiologia e altre figure professionali. E sull’annunciato sciopero dei medici di medicina generale “Non sono d’accordo. Chiedo maggiore responsabilità” afferma Flor “C’è una situazione di equivoco rispetto allo sforzo che stanno facendo le aziende, i dipartimenti di prevenzione, gli ospedali. A chi, dopo aver contestato l'ordinanza del Presidente della Regione davanti al Tar (con esito negativo), oggi paventa un fantomatico sciopero informatico, chiedo una riflessione. Bisognerebbe mettersi tutti a lavorare” conclude Luciano Flor.
Emergenza scuole
Sono più di 12000 le classi scolastiche del Veneto in quarantena. A chiedere una semplificazione delle pratiche burocratiche è lo stesso direttore, che ribadisce il grande impegno dei Servizi per l’igiene e la sanità pubblica “Se moltiplichiamo il dato per circa 20 alunni per classe, si capisce l'impatto sulla società.” sottolinea “ I Sisp sono molto impegnati a inseguire i contatti e persone completamente asintomatiche. Il sistema è stato impostato quando i numeri erano molto più bassi. Per questo motivo è in corso una riflessione su cosa davvero serve, cosa è utile e quali sono le priorità". Sara Busato
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