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Dibattito pensioni: sfide e soluzioni per un futuro sostenibile

Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto si esprime in merito a possibili soluzioni per un sistema pensionistico sostenibile: la chiave sta nell’aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL

Dibattito pensioni: sfide e soluzioni per un futuro sostenibile

Il tema delle pensioni è più che mai al centro del dibattito politico ed economico in Italia. Le previsioni demografiche tracciano un quadro allarmante per il futuro del sistema pensionistico, come evidenziato dal presidente dell’INPS Gabriele Fava, che al Meeting di Rimini ha avvertito che entro il 2050 il sistema non sarà più sostenibile.

Secondo Roberto Boschetto, il cambiamento demografico in atto avrà un impatto devastante sul mercato del lavoro, sul PIL e, inevitabilmente, sul sistema pensionistico: “Il rapporto tra occupati e pensionati, attualmente a 1,4443, è già al di sotto del limite minimo di equilibrio di 1,5 necessari per la sostenibilità.”

Il trend demografico: un problema urgente

Un recente studio di Confartigianato Imprese Veneto ha evidenziato come tra il 2013 e il 2023 le fasce d’età più giovani siano drasticamente diminuite: i 0-14enni sono calati del 12,9%, i 15-34enni del 7,1% e i 35-49enni del 18%. Allo stesso tempo, gli over 65 sono aumentati dell’11,3%. Le proiezioni al 2050 mostrano una diminuzione di 4,5 milioni di persone, con una perdita significativa di giovani e un incremento degli anziani.

L’indice di ricambio tra lavoratori in uscita e giovani che entrano nel mercato del lavoro è destinato a peggiorare, passando dall’attuale 143,6% al 158,2% nel 2050, secondo le stime Istat. Questo squilibrio accentuerà le difficoltà di mantenere un sistema pensionistico stabile.

Le soluzioni

Per Boschetto, la chiave per un sistema pensionistico sostenibile sta nell’aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “Dobbiamo creare più posti di lavoro, ma la manodopera scarseggia,” afferma, sottolineando l’impegno delle imprese in questo ambito. A livello economico, è essenziale promuovere politiche di crescita e ridurre le pensioni anticipate e i privilegi.

In questo contesto, un ruolo cruciale è svolto dalla previdenza complementare, il cosiddetto secondo pilastro del sistema pensionistico, che permette ai lavoratori di integrare le proprie pensioni. “Se spetta alla politica garantire un sistema pubblico equo, le parti sociali possono sostenere il sistema attraverso la previdenza complementare, diventando garanti dei diritti di lavoratori e anziani,” aggiunge Boschetto.

Confartigianato e il futuro della previdenza complementare

Confartigianato Imprese Veneto, promotrice del Fondo Solidarietà Veneto, continua a sostenere la necessità di potenziare il secondo pilastro della previdenza con strumenti adeguati, facilitando l’adesione volontaria dei lavoratori. La contrattazione integrativa regionale pone un forte accento su questo strumento, riconoscendolo come un elemento strategico per la gestione dei rapporti di lavoro e il futuro previdenziale dei lavoratori.

“La sfida è trovare un equilibrio tra sostenibilità del sistema pensionistico e protezione delle generazioni future,” conclude Boschetto, lanciando un appello alla politica per interventi ispirati all’equità e al buon senso.

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