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Situazione critica
08.10.2024 - 16:41
Immagine di repertorio
I reati a danno di minori in Veneto continuano a destare preoccupazione, con un incremento del 3% rispetto all'anno precedente. Nel 2023, sono stati registrati 558 reati, di cui il 62% delle vittime sono donne. Il reato più diffuso è quello di maltrattamenti contro familiari o conviventi, che ha toccato quota 200 casi, anch'esso in aumento del 3%.
Questi dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati presentati dalla Fondazione Terre des Hommes alla Camera dei Deputati in occasione del Dossier indifesa 2024, intitolato "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo", e in vista della Giornata internazionale delle bambine, prevista per l'11 ottobre.
Oltre ai maltrattamenti, si registra un aumento significativo in altre categorie di reati, come gli abusi dei mezzi di correzione o disciplina (+21%, 34 casi) e gli abbandoni di persone minori o incapaci (+11%, 49 casi). Preoccupante è anche l'incremento della detenzione di materiale pornografico, passato da un caso a sette, e della pornografia minorile, che segna un aumento del 127% con 25 casi.
Nonostante questi dati allarmanti, si registra un calo nei casi di violenza sessuale aggravata (-25%, 52 casi) e violenza sessuale (-10%, 79 casi). Anche i casi di prostituzione minorile sono diminuiti, passando da due a uno. Rimangono invariati i casi di sottrazione di persone incapaci, fermi a 19 per entrambi gli anni. A differenza dell'anno precedente, nel 2023 si è verificato anche un omicidio volontario consumato, evidenziando ulteriormente la gravità della situazione.
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