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L'orchestra del Conservatorio di Verona inaugura la stagione al Teatro Ristori: un viaggio tra mito e sinfonia

Il 15 novembre, l'Orchestra del Conservatorio di Verona apre la stagione concertistica al Teatro Ristori con Beethoven e Weber

L'Orchestra del Conservatorio di Verona inaugura la stagione al Teatro Ristori: un viaggio tra mito e sinfonia

Foto di repertorio

Il 15 novembre, al Teatro Ristori di Verona, l'Orchestra del Conservatorio di Verona, sotto la direzione del maestro Caterina Centofante, promette di offrire un'esperienza indimenticabile. 

L'evento segna l'inizio della stagione concertistica del Conservatorio Dall'Abaco di Verona e si preannuncia come un viaggio musicale che parte dalle vette del Monte Parnaso. Ad aprire il concerto sarà "Die Geschöpfe des Prometheus", l'unico balletto composto da Ludwig van Beethoven. Ispirato alla leggenda di Prometeo e Orfeo, il balletto rappresenta un omaggio alla musica come dono divino all'umanità. Le note di Beethoven, come un ponte tra il mito e la realtà, accoglieranno il pubblico in un abbraccio sonoro che promette di essere tanto avvolgente quanto stimolante.

Dopo l'apertura mitologica, l'orchestra condurrà gli ascoltatori in un regno di magia e fantasia con Oberon di Carl Maria von Weber. Quest'opera, dedicata a mondi popolati da elfi e cavalieri, esplora i territori dell'irrazionale e del fantastico. È un invito a lasciarsi trasportare dai suoni eterei e dai bagliori notturni creati da flauti, clarinetti e arpeggi di violini, che evocano immagini di un mondo incantato. 

Il culmine della serata sarà la celebre Quinta Sinfonia di Beethoven, un'opera che non ha bisogno di presentazioni. Con il suo incipit folgorante, la sinfonia è un viaggio attraverso la complessità dell'animo umano, un dialogo tra forze opposte che si risolve in un trionfo di intelletto e ragione. Beethoven stesso descriveva la sua musica come un'interazione tra attrazione e repulsione, due forze ugualmente potenti che trovano un equilibrio perfetto. La Quinta Sinfonia, con le sue vorticose battute conclusive, rappresenta la vittoria della luce sull'oscurità, della tonalità di do maggiore sulla conflittualità iniziale. È un messaggio di speranza e di fiducia nella capacità umana di superare le avversità.

L'ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento posti, un'opportunità imperdibile per gli amanti della musica di immergersi in un'esperienza che promette di essere tanto educativa quanto emozionante. Per chi desidera ulteriori informazioni, il Teatro Ristori è pronto ad accogliere il pubblico in via Teatro Ristori 7, a Verona. 

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