Infermieri del Veneto contro il corso per OSS come strumentisti in sala operatoria

Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche sollevano dubbi legali e professionali sulla formazione proposta in un ospedale di Padova

Stefano Gabbiano

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25.01.2025 - 09:40

Immagine d'archivio

Il Coordinamento Regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Veneto esprime forte preoccupazione in merito alla notizia di un corso interno per formare Operatori Socio-Sanitari (OSS) come strumentisti in sala operatoria, previsto in un ospedale di Padova. La vicenda, che ha suscitato dibattito, è seguita attentamente dai Presidenti degli Ordini Professionali Infermieristici veneti fin dal settembre 2023, quando è avvenuto il primo incontro con i vertici dell' Azienda sanitaria coinvolta. Durante l'incontro, gli Ordini hanno sollevato serie perplessità circa la legittimità e le implicazioni professionali di un simile percorso formativo, richiamando precedenti pronunciamenti giuridici che ne evidenziano le problematiche. Nonostante alcune modifiche apportate al progetto durante un incontro successivo, svoltosi il 23 dicembre 2024, il Coordinamento Regionale ha ribadito la propria contrarietà all'iniziativa, mantenendo ferme le proprie posizioni di inadeguatezza della proposta.

Il Coordinamento Regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Veneto esprime forte preoccupazione in merito alla notizia di un corso interno per formare Operatori Socio-Sanitari (OSS) come strumentisti in sala operatoria, previsto in un ospedale di Padova. La vicenda, che ha suscitato dibattito, è seguita attentamente dai Presidenti degli Ordini Professionali Infermieristici veneti fin dal settembre 2023, quando è avvenuto il primo incontro con i vertici dell' Azienda sanitaria coinvolta.

Durante l'incontro, gli Ordini hanno sollevato serie perplessità circa la legittimità e le implicazioni professionali di un simile percorso formativo, richiamando precedenti pronunciamenti giuridici che ne evidenziano le problematiche. Nonostante alcune modifiche apportate al progetto durante un incontro successivo, svoltosi il 23 dicembre 2024, il Coordinamento Regionale ha ribadito la propria contrarietà all'iniziativa, mantenendo ferme le proprie posizioni di inadeguatezza della proposta.