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Vo' on the Folks: un viaggio musicale attraverso le tradizioni del mondo

Dall'8 febbraio al 22 marzo 2025, un festival che celebra la world music con artisti da cinque continenti

Locandina del festival

Locandina del festival

È stata presentata oggi, presso la Sala Consiliare del Municipio di Brendola, la XXIX edizione di Vo’ on the Folks, il festival internazionale dedicato alla world music, che ogni anno offre un percorso sonoro tra le culture del mondo. Un appuntamento che, dal 1996, ha visto alternarsi sul palco artisti provenienti da ogni angolo del pianeta, e che quest’anno promette di stupire ancora una volta il pubblico con un programma ricco di suggestioni musicali. Il festival si terrà dal 8 febbraio al 22 marzo 2025 presso la Sala della Comunità di Brendola, con quattro serate a cadenza quindicinale.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Brendola, Bruno Beltrame, che ha sottolineato l’importanza di questo evento per la valorizzazione della cultura locale. «Vo' on the Folks è un'eccellenza che qualifica Brendola nel panorama internazionale», ha dichiarato Beltrame, esprimendo il suo apprezzamento per l'iniziativa e augurandosi che anche quest’anno la Sala della Comunità possa accogliere numerosi brendolani.

Paolo Sgevano, direttore artistico del festival, ha ribadito l’importanza di un evento che esplora e celebra le diverse tradizioni musicali, creando un punto di incontro tra le culture. La XXIX edizione promette un “viaggio” che partirà dall’Africa australe, passando per l'Europa, per concludersi in Irlanda.

La rassegna aprirà l'8 febbraio con gli Insingizi, trio vocale dello Zimbabwe che ripropone il tradizionale canto degli operai zulu, reso celebre dal “Graceland” di Paul Simon. Il 22 febbraio sarà la volta della cantante ungherese Veronika Varga, che si esibirà insieme al Mortissa Quartet in un viaggio musicale che fonde il rebetiko greco con le sonorità dell’Europa centrale e orientale. Il 8 marzo, Ester Formosa, celebre cantante di Barcellona, si esibirà con i musicisti sardi Elva Lutza, fondendo la tradizione catalana con la musica sarda. Infine, il festival si chiuderà il 22 marzo con il concerto della band irlandese Goitse, che porterà sul palco le sonorità della musica tradizionale irlandese.

Un festival che unisce le tradizioni del mondo
Oltre alla qualità musicale, Vo’ on the Folks rappresenta anche un'importante occasione di incontro e scambio culturale. Come sottolineato anche dal presidente della Banca delle Terre Venete, Gianfranco Sasso, che da anni supporta il festival: «Vo’ on the Folks è un’opportunità per valorizzare la cultura locale e promuovere l'inclusione sociale».

Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Brendola, Matteo Fabris, ha riconosciuto la longevità e il successo del festival, che ogni anno richiama appassionati da tutta Italia, confermando la qualità e l'importanza delle proposte artistiche.

Nel corso degli anni, Vo’ on the Folks ha ospitato oltre 120 progetti artistici provenienti da 50 paesi diversi, trasformandosi in un punto di riferimento per la world music. Grazie alla sua continua evoluzione e al sostegno delle istituzioni locali, il festival è riuscito a mantenere alta la qualità della proposta musicale e a rafforzare la sua identità come spazio di valorizzazione delle tradizioni musicali più genuine e ricche di storia.

La Sala della Comunità di Brendola, che ospita l'evento, è diventata un osservatorio privilegiato per la world music, con oltre 30 anni di attività e una programmazione che continua a raccogliere consensi in tutta Italia.

Vo’ on the Folks rappresenta quindi non solo un festival musicale, ma anche un momento di riflessione e incontro, un ponte tra le tradizioni culturali di tutto il mondo.

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