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Venezia riduce la tassa di soggiorno per gli operatori sanitari: solo 5 giorni di pagamento all'anno

Un accordo tra Ulss 3 Serenissima e il Comune offre agevolazioni per i professionisti del settore sanitario

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Foto di repertorio

Un'importante novità per gli operatori sanitari che si recano a Venezia per motivi di lavoro: grazie a un accordo tra l'Azienda Ulss 3 Serenissima e il Comune, la tassa di soggiorno per i professionisti del settore sarà applicata solo per i primi cinque giorni dell'anno, anche se non consecutivi. L'iniziativa mira a sostenere medici, infermieri, tecnici sanitari e operatori sociosanitari che, pur lavorando a Venezia, non sono residenti nella città.

Edgardo Contato, direttore dell'Ulss 3, ha spiegato che molti dei professionisti sanitari che operano nella città lagunare sono chiamati a lavorare in una realtà complessa come quella di Venezia. "Con questa misura, vogliamo alleviare il peso della tassa di soggiorno per questi professionisti che ogni giorno contribuiscono alla salute della comunità", ha sottolineato.

Anche l'assessore comunale al Bilancio e Tributi, Michele Zuin, ha apprezzato l'iniziativa, evidenziando come essa rappresenti un aiuto concreto per attrarre e mantenere il personale sanitario nelle strutture della città. "In un periodo di difficoltà nel reperire risorse umane per il settore sanitario, questa agevolazione rappresenta un contributo significativo", ha dichiarato.

Il nuovo regolamento entrerà in vigore a partire da aprile 2025. L'agevolazione riguarderà tutti gli operatori sanitari che soggiornano nell'intero territorio comunale, con l'obiettivo di facilitare la loro permanenza e lavoro nelle strutture sanitarie veneziane. Nel 2024, 115 operatori hanno soggiornato nella Foresteria dell'Ospedale Civile, pagando la tassa ogni volta che hanno usufruito dell'alloggio.

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