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Turismo
17.03.2025 - 10:08
Colline del Prosecco
Il Veneto continua a confermarsi come una delle mete turistiche più ambite in Italia, con oltre 73 milioni di presenze registrate nel 2024, superando i numeri pre-pandemia. A dare il bilancio positivo dell’anno scorso è l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, che evidenzia l’incremento del 3,3% negli arrivi e del 2,2% nelle presenze, segnando una netta ripresa del settore turistico.
Crescita continua e diversificazione dell’offerta
Secondo i dati provvisori forniti dalla Regione, il Veneto si conferma una destinazione turistica di riferimento, non solo per i visitatori italiani, ma soprattutto per il mercato internazionale, che ha visto una crescita significativa, con un aumento del 5,9% negli arrivi e del 4% nelle presenze. Nonostante ciò, il turismo italiano ha mostrato un lieve calo (-1,5% negli arrivi e -1,8% nelle presenze), segno di un cambiamento nelle preferenze di viaggio, ma anche della crescente competitività del mercato.
A emergere come protagonisti assoluti sono le Colline del Prosecco, un'area che ha visto una crescita esponenziale, richiamando sempre più turisti in cerca di esperienze autentiche tra natura, cultura e prodotti enogastronomici locali. Insieme a queste, anche i Colli Euganei hanno conosciuto un incremento, testimoniando la continua ricerca da parte dei turisti di destinazioni che offrano un connubio tra bellezze naturali e tradizioni locali.
Turismo sostenibile e innovazione
Il settore turistico veneto si distingue anche per la sua capacità di innovarsi, con un focus crescente sul turismo sostenibile. Caner ha sottolineato come la Regione stia puntando a una promozione di qualità, capace di rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori, più sensibili ai temi ambientali e alla valorizzazione del territorio. «Il Veneto non è solo mare e città d’arte, ma una regione in grado di offrire esperienze autentiche in ogni stagione», ha affermato l’assessore.
Nel contesto di questa strategia, le strutture extralberghiere sono cresciute del 3,8%, segno di una domanda sempre più forte per soluzioni diverse dalle tradizionali strutture alberghiere. Questo incremento si inserisce in un quadro di sviluppo che ha visto anche il lavoro di coordinamento per regolarizzare e monitorare le strutture già presenti, rendendo il settore più efficiente e sicuro.
Mercati esteri e ripresa del turismo cinese
A livello internazionale, il Veneto ha visto una conferma della sua attrattività, con la Germania che continua a essere il principale bacino turistico per la regione, con un incremento del 2,3% negli arrivi e del 2% nelle presenze. La ripresa del turismo cinese, pur ancora inferiore ai livelli pre-pandemici, è un altro segnale positivo per la regione, che continua a diversificare i propri mercati di riferimento.
Le termali in lieve rallentamento
Non tutte le aree turistiche hanno registrato numeri positivi. Le località termali, sebbene abbiano visto un incremento della clientela straniera (+2,9%), hanno registrato un lieve calo degli arrivi complessivi (-0,1%), dovuto soprattutto alla diminuzione della domanda italiana (-1,1%).
Un 2024 da record
Concludendo la sua analisi, Caner ha sottolineato come il 2024 segni un altro anno di crescita per il Veneto, consolidando il primato della regione nel panorama turistico nazionale e continuando a puntare su una strategia che valorizza la diversificazione dell’offerta, la sostenibilità e la qualità. I risultati ottenuti sono il frutto di un lavoro sinergico tra istituzioni e operatori del settore, che hanno saputo interpretare al meglio le esigenze dei turisti e le sfide di un mercato in continua evoluzione.
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