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Belluno città delle rondini: dieci anni di monitoraggi dei nidi in centro storico

In occasione della Giornata mondiale degli uccelli migratori, la città annuncia le iniziative per il 2025

I preparativi dell'evento

I preparativi dell'evento

Domani, sabato 10 maggio, Belluno rende omaggio alle sue rondini, in concomitanza con la Giornata mondiale degli uccelli migratori. Con l’arrivo dei primi esemplari in volo tra i tetti del centro, simbolo di primavera e indicatori di un ambiente sano, la città rinnova il suo impegno nella tutela degli uccelli migratori. Un legame profondo, quello tra Belluno e le rondini, che ha preso forma in un progetto di monitoraggio iniziato nel 2016 e che nel 2025 celebra il suo decimo anniversario.

Il censimento annuale dei nidi nel centro storico è un unicum nel panorama italiano, trasformato in patrimonio scientifico, culturale e identitario grazie all’impegno del faunista Giuseppe Tormen, scomparso prematuramente, e proseguito con dedizione dalla moglie Silvana De Col, recentemente venuta a mancare, dalla figlia Silvia e dal naturalista Mauro Varaschin. Il loro lavoro ha permesso di creare un archivio prezioso sulla presenza di rondini, rondoni e balestrucci a Belluno.

Per festeggiare questo importante traguardo, è in programma un convegno pubblico sabato 13 settembre 2025, che sarà dedicato alla memoria di Tormen e De Col. L’evento, aperto alla cittadinanza, vedrà la partecipazione di ricercatori, tecnici e rappresentanti delle istituzioni, e rappresenterà un momento di riflessione sul valore della biodiversità urbana.

L’iniziativa si inserisce nel progetto “Belluno città delle rondini”, parte della Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), sostenuto dal Comune e dalla Provincia di Belluno, con la collaborazione del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Confcommercio Belluno-Dolomiti e la Riserva alpina di caccia. Tra le azioni concrete che si ripeteranno anche quest’anno figurano il posizionamento di ombrelli e tappetini lavabili sotto i nidi per minimizzare eventuali disagi, il censimento estivo e la distribuzione di materiale informativo dedicato.

«Le rondini fanno ormai parte dell’anima della nostra città – afferma l’assessore all’ambiente, Lorenza De Kunovich – Proteggerle significa prendersi cura del nostro territorio e della sua unicità ambientale. Celebrare i dieci anni di censimento è un atto di gratitudine verso chi ha reso possibile tutto questo e un segnale forte in favore della biodiversità».

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