Campeggi da record: la costa veneta incalza il Garda nei ponti di primavera

La sfida tra il lago e il mare è aperta, e la costa veneta non intende restare indietro. Il turismo all’aria aperta, settore ormai sempre più competitivo, registra un boom nei campeggi e nei villaggi turistici durante i ponti di primavera, con numeri che sorprendono anche gli addetti ai lavori: 279mila presenze tra il 18 aprile e il 3 maggio, secondo i dati raccolti da HBenchmark per Faita Federcamping.

Malgrado un 25 aprile segnato dalla pioggia, la ripresa del bel tempo ha fatto da volano per le prenotazioni, premiando le località dell’Alto Adriatico.

Cavallino e Jesolo brillano a Pasqua, Sottomarina sorprende a maggio

L’indagine ha coinvolto 29 strutture ricettive tra le 2 e le 5 stelle, con un’offerta complessiva di 16.500 unità abitative. Durante il weekend pasquale, la media di occupazione ha toccato il 65%, mentre il ponte del 1° maggio ha registrato un picco del 64%, con punte che in alcuni casi hanno sfiorato l’esaurito.

Nel confronto tra le due macroaree della costa veneta, Jesolo e Cavallino hanno guidato la classifica a Pasqua (fino al 63% di occupazione), mentre Sottomarina ha stupito durante il ponte della Festa dei Lavoratori, raggiungendo l’81% di riempimento giornaliero – un risultato trainato dalla forte presenza di turisti italiani.

Il lago di Garda resta forte, ma la costa recupera terreno

Nel duello a distanza con il lago di Garda, le località gardesane mantengono performance eccellenti, con il 71% di occupazione a Pasqua e addirittura l’87% durante il ponte del 1° maggio. Tuttavia, l’offerta della costa veneta, più orientata all’ospitalità open air per famiglie e amanti della natura, sta guadagnando terreno grazie a investimenti in innovazione, servizi e sostenibilità.

Soggiorni più lunghi, tendenza in crescita

Anche il tempo medio di permanenza conferma il trend positivo: oltre 7 notti per chi sceglie le piazzole, una durata superiore rispetto a quella registrata in bungalow e altre soluzioni abitative. Una scelta che indica un ritorno a vacanze più lente e immerse nella natura, a dispetto dei ritmi frenetici del turismo mordi e fuggi.

Ora l’attenzione si sposta al ponte del 2 giugno, l’ultimo banco di prova prima dell’estate.