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Attualità
27.08.2025 - 10:44
Le immagini sul posto
Con la chiusura dell’edicola Zanetti a Rio Terà Barba Frutariol e della storica merceria D’Ambra, Venezia perde due attività che hanno segnato la quotidianità di intere generazioni. Non solo negozi, ma veri punti di riferimento per residenti e turisti, testimonianza viva del tessuto commerciale e sociale della città.
A riconoscere il valore umano e culturale di queste due realtà è stato il Comune di Venezia, che ha voluto omaggiarle con un gagliardetto istituzionale: un gesto simbolico per ringraziare chi, con professionalità e dedizione, ha contribuito alla vita cittadina per decenni.
A commentare l'iniziativa è stato Sebastiano Costalonga, assessore al commercio e alle attività produttive:
“Le edicole non sono semplici punti vendita. Sono presidi di informazione e relazione, luoghi in cui si costruisce quotidianamente comunità. Per questo non possiamo permettere che la loro chiusura diventi sinonimo di abbandono dei nostri quartieri”.
Costalonga ha annunciato che è in fase di definizione un nuovo regolamento comunale dedicato alle edicole, pensato per proteggerle e rilanciarle in un contesto economico sempre più penalizzante per il commercio tradizionale. L'obiettivo è duplice: contrastare la concorrenza del digitale e valorizzare gli spazi dismessi.
Il piano prevede che le edicole chiuse possano rinascere come spazi culturali: punti di book-crossing, mini librerie, corner turistici o vetrine per l’artigianato locale e il design veneziano. Un modo per conservare il valore simbolico di questi luoghi, trasformandoli in nuove occasioni di socialità e cultura.
Nell'intervento dell'assessore anche un chiaro messaggio a livello nazionale:
“Il commercio digitale ha trasformato radicalmente le abitudini di consumo, spesso a scapito delle attività di quartiere. Serve un intervento deciso, condiviso con il Governo, per tutelare il commercio di vicinato e renderlo nuovamente attrattivo anche per le giovani generazioni”.
Il Comune punta a una nuova visione urbana, dove le edicole tornino ad essere nodi vitali del tessuto cittadino:
“Non possiamo cedere al degrado o al proliferare di attività improvvisate che nulla hanno a che fare con la qualità e l’identità di Venezia”, ha concluso Costalonga. “Rilanciare le edicole significa difendere la bellezza autentica dei nostri sestieri”.
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