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Cucina e tradizione

I sapori del Veneto: un viaggio tra i migliori piatti della tradizione

Dai bigoli all’anatra al fegato alla veneziana

I sapori del Veneto: un viaggio tra i migliori piatti della tradizione

Foto di repertorio

La cucina veneta è un patrimonio culturale prima ancora che gastronomico: un mosaico di sapori che raccontano la storia di una regione ricca di influenze, paesaggi e tradizioni. Dalla laguna veneziana ai colli euganei, dalle Dolomiti alla pianura padana, ogni territorio ha contribuito a creare una cucina variegata, genuina e profondamente legata alla stagionalità e ai prodotti locali.

Ecco una selezione dei piatti simbolo della gastronomia veneta, vere e proprie eccellenze che conquistano palato e memoria.

1. Bigoli in salsa

Un piatto semplice ma ricco di sapore, tipico della tradizione veneziana. I bigoli – una pasta lunga simile agli spaghetti ma più ruvida e spessa – vengono conditi con una salsa a base di cipolla e acciughe, cucinate lentamente fino a creare una crema saporita e avvolgente. Spesso serviti il Venerdì Santo, rappresentano una vera icona del Veneto.

2. Risotto al tastasal

Originario della provincia di Verona, questo risotto ha per protagonista il tastasal, un impasto di carne suina macinata, speziata e salata, che in passato si assaggiava (da qui il nome) per testare la salatura degli insaccati. Il piatto unisce cremosità del riso e intensità del maiale, rendendolo perfetto per le fredde serate invernali.

3. Fegato alla veneziana

Uno dei piatti più famosi della cucina veneta, apprezzato anche fuori dai confini regionali. Il fegato di vitello, tenerissimo, viene cucinato con cipolle bianche stufate lentamente, sfumato con aceto o vino bianco. Il contrasto tra dolcezza e acidità è il segreto del suo successo.

4. Sarde in saor

Un antipasto veneziano per eccellenza: le sarde fritte vengono lasciate a marinare in una salsa agrodolce di cipolle, aceto, pinoli e uvetta. Nasce come piatto da conservazione per i pescatori, oggi è servito nei bacari e nei ristoranti tipici come prelibatezza della laguna.

5. Baccalà mantecato

Altro must veneziano, il baccalà mantecato è preparato con stoccafisso bollito, poi montato con olio extravergine d’oliva fino a diventare una crema densa e vellutata. Si serve spesso su crostini o polenta, come antipasto o cicchetto.

6. Anatra all’arancia o all’anatra

Diffusa soprattutto nel trevigiano e nel padovano, l’anatra viene cucinata lentamente con aromi, vino e a volte agrumi, dando vita a un secondo piatto saporito e raffinato. È spesso protagonista delle grandi tavole nei giorni di festa.

7. Polenta e osei

Non è solo un piatto, ma un simbolo identitario. La polenta, regina indiscussa della tavola veneta, accompagna piccoli uccelletti cucinati allo spiedo o in padella, secondo le antiche ricette contadine. In alcune zone, il piatto viene reinterpretato con carni più comuni, ma mantiene la stessa intensità.

8. Frittelle veneziane

Tra i dolci tipici, le fritole sono le regine del Carnevale: piccole sfere fritte, morbide dentro e croccanti fuori, spesso farcite con uvetta, pinoli o crema pasticcera. Antenate dei moderni krapfen, erano già famose nel ‘700 come “dolce nazionale della Serenissima”.

9. Tiramisù

Anche se conteso con il Friuli, il tiramisù ha le sue radici ben piantate a Treviso. Uova, mascarpone, savoiardi inzuppati nel caffè e cacao amaro: un dessert che ha fatto il giro del mondo, ma che in Veneto mantiene il suo carattere autentico.

Un’identità a tavola

La forza della cucina veneta sta nel suo legame con il territorio e nella capacità di reinventarsi senza perdere l’anima. È una cucina che parla di casa, di stagioni, di persone. E che, tra un piatto e l’altro, continua a raccontare – con gusto – l’identità di un’intera regione.

Curiosità:

  • In Veneto, il baccalà è lo stoccafisso, non il merluzzo salato.

  • La polenta non è un contorno: è protagonista.

  • Il vino, dal Prosecco al Valpolicella, è sempre parte integrante del pasto.

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