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Venezia ritrova sé stessa tra arte, memoria e botteghe scomparse

Con la mostra di Maurizio Segato alla galleria Panorama, l’assessore Costalonga rilancia il dialogo tra cultura e commercio: "Solo così la città può rigenerarsi"

Venezia ritrova sé stessa tra arte, memoria e botteghe scomparse

Le immagini sul posto

Una vetrina che si fa archivio, un ex negozio di souvenir trasformato in atto poetico e civile. In Campiello San Zulian, nel cuore di Venezia, la galleria Panorama ha aperto ieri il suo terzo anno di attività con una mostra che è molto più di un'esposizione artistica: è una riflessione sul senso profondo dell’identità veneziana, sospesa tra passato e futuro.

“Tomorrow, yesterday and tomorrow”, personale dell’artista veneziano Maurizio Segato, è stata inaugurata nel pomeriggio di ieri alle 16. Un titolo emblematico per un percorso espositivo che fonde memoria, oggetti scomparsi e ricordi familiari, trasformando lo spazio in un racconto stratificato e immersivo.

Il giovane artista, 22 anni, residente a Stra e con all’attivo un brillante percorso accademico, ha reinterpretato l’antica funzione dello spazio espositivo – un negozio di souvenir – per creare un’opera che parla della città, del tempo e delle sue trasformazioni. Le sculture in mostra fanno riferimento a tradizioni e oggetti ormai scomparsi o in via d’estinzione, generando un cortocircuito tra realtà e rappresentazione.

L’intervento dell’assessore Costalonga

A portare il saluto istituzionale del Comune di Venezia è stato l’assessore al Commercio e Attività Produttive Sebastiano Costalonga, che ha sottolineato l'importanza di progetti come quello di Segato:

“Ho voluto presenziare a questa mostra perché credo che Venezia abbia bisogno di momenti in cui arte, memoria e attività produttive si incontrano e si rafforzano a vicenda. L’iniziativa di Maurizio Segato non è solo un’esposizione artistica, ma anche un atto di riconoscimento verso quelle botteghe e quegli spazi commerciali che hanno costruito l’identità della città e che oggi meritano di essere raccontati e valorizzati”.

Un omaggio alla bottega di famiglia

La mostra è anche un percorso intimo, in cui l’artista intreccia il racconto pubblico della città con la propria memoria familiare. All’interno dello spazio espositivo, Segato ha ricostruito idealmente la storica bottega di cornici e carte da parati che apparteneva a un ramo della sua famiglia in Corte Perini. Materiali d’archivio e oggetti ricreati diventano così il pretesto per una riflessione sul rapporto tra verità e ricordo, tra esperienza individuale e storia collettiva.

“Come Assessore – ha aggiunto Costalonga – guardo con grande interesse quei progetti capaci di far dialogare la dimensione culturale con quella economica, perché è in questo equilibrio che Venezia può continuare a essere una città viva, attrattiva e capace di rigenerarsi. La mostra ci invita a riscoprire il valore della memoria e a immaginare il futuro delle nostre attività con occhi nuovi”.

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