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10.09.2025 - 09:00
Il 10 settembre ricorre la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. Istituita nel 2003, è riconosciuta a livello internazionale. Annualmente viene promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Federazione Mondiale per la Salute Mentale e l’Associazione Internazionale per la Prevenzione al Suicidio.
Il suicidio è spesso l’esito tragico di una pluralità di fattori, disturbi psichiatrici, ansia, dipendenze ma è anche collegato agli eventi della storia personale, fra i quali, gravi lutti, l’umiliazione, l’abuso, problemi economici.
Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2022, in Italia, Paese valutato come a medio-basso rischio, si registrano circa 4000 morti per suicidio ogni anno (circa 6,5 persone ogni 100.000 abitanti). In generale in Italia il 76,8% delle morti per suicidio è di uomini. Inoltre, i dati relativi si infittiscono nelle regioni italiane del Nord-Est.
La tendenza aumenta con l’avanzare dell’età e la fascia maggiormente colpita è quella fra i 45 e i 64 anni.
Secondo la Report Card 19 dell’UNICEF Innocenti “Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile”, il suicidio rappresenta la quarta principale causa di morte tra i giovani di 15-19 anni. Anche in giovane età, i dati mostrano che i ragazzi hanno un tasso di suicidio sensibilmente più alto rispetto alle ragazze. Tra il 2018 e il 2022, i tassi si sono ridotti in 18 Paesi, sono rimasti quasi invariati in 7 e sono invece aumentati in 17. Per quanto riguarda l’Italia, il Paese si colloca all’8° posto su 36 per salute mentale e registra il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali tra 42 Paesi analizzati.
Sempre secondo le parole dell’Istituto Superiore di Sanità, nonostante i dati statistico-epidemiologici testimonino un gap di suicidi tra uomini e donne, si riscontra l’assenza di sistematicità dei dati stratificati per sesso, dati sulle ideazioni suicidarie e i tentativi di suicidio, analisi qualitative e quantitative delle cause del suicidio (che solo empiricamente si suppongono diverse in uomini e donne), analisi delle cause del suicidio nelle persone LGBTQIA+.
Urgenti sono anche i dati relativi ai suicidi in carcere, 61 i detenuti che si sono tolti la vita quest’anno, tra questi, l’ultima è una ragazza di 26 anni.
Per poter prevenire il suicidio è necessario fare luce sui suoi diversi aspetti mediante analisi scientifiche e dati statistici affidabili.
Parlare del proprio dolore è il primo passo per non affrontarlo da soli.
Il 23 e 24 settembre 2025, Sapienza Università di Roma ospiterà in occasione della Giornata Mondiale della Prevenzione del Suicidio, il Convegno Internazionale di Suicidologia e Salute Pubblica, evento gratuito, accreditato ECM, dedicato alla prevenzione del suicidio, alla cura del disagio psichico e alle nuove prospettive terapeutiche nella psichiatria contemporanea.
Giulia Sciarrotta
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