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Pericolo funghi in Veneto: come riconoscere quelli velenosi e evitare rischi

La stagione dei funghi è tornata, ma attenzione alta

Pericolo funghi in Veneto: come riconoscere quelli velenosi e evitare rischi

Foto di repertorio

La stagione dei funghi in Veneto è ormai arrivata, attirando ogni anno migliaia di appassionati amanti della natura e della raccolta di questi preziosi frutti del bosco. Tuttavia, insieme ai funghi commestibili, crescono anche quelli velenosi, che possono rivelarsi pericolosi per la salute, se non correttamente identificati.

Se da un lato la regione offre una varietà di funghi prelibati, dall’altro lato è fondamentale sapere come riconoscere le specie velenose, che spesso hanno somiglianze con quelle innocue. Le intossicazioni da funghi continuano infatti a rappresentare un problema di salute pubblica, con casi di avvelenamento che, nei casi più gravi, possono anche portare a esiti fatali.

I principali funghi velenosi da evitare

1. Amanita phalloides (Ovolo malefico)
L’Amanita phalloides è una delle specie più pericolose, spesso confusa con il fungo commestibile "Amanita caesarea" (o "Ovulo buono"). Questo fungo, di colore verde chiaro, ha un cappello che può sembrare invitante, ma al suo interno si nasconde un potente veleno, la falloidina, che può danneggiare gravemente il fegato e i reni. La confusione tra i due funghi può avvenire soprattutto nelle prime fasi di crescita.

Come riconoscerlo:

  • Cappello: verde oliva o giallognolo.

  • Lamelle: bianche.

  • Gambo: bianco, con un anello e una base bulbosa.

  • Odore: sgradevole, simile al miele fermentato.

2. Amanita muscaria (Amanita muscaria o Fungo rosso)
Famoso per il suo colore rosso brillante con macchie bianche, l’Amanita muscaria è anch'esso pericoloso. Sebbene non mortale nella maggior parte dei casi, contiene acido ibotenico e muscimolo, che possono causare allucinazioni, nausea, convulsioni e disturbi neurologici.

Come riconoscerlo:

  • Cappello: rosso con macchie bianche.

  • Lamelle: bianche.

  • Gambo: bianco, con un anello e una base bulbosa.

  • Odore: caratteristico, ma non sempre pungente.

3. Cortinarius orellanus (Cortinario)
Il Cortinarius orellanus è un fungo mortale che può essere confuso con altre varietà commestibili, come i funghi del genere Cortinarius che sono simili ma non velenosi. Questo fungo contiene delle tossine che colpiscono i reni e possono causare danni irreversibili.

Come riconoscerlo:

  • Cappello: da bruno a arancio, con una consistenza farinosa.

  • Lamelle: arancio-rossastre.

  • Gambo: fibroso e spesso ingrossato.

  • Odore: acre o fruttato.

4. Galerina marginata (Galerina dalla margine)
Questo fungo velenoso è spesso trovato su tronchi di legno in decomposizione e può essere facilmente confuso con i funghi commestibili del genere Psilocybe. Il mancato riconoscimento può portare a una grave intossicazione, con effetti letali.

Come riconoscerlo:

  • Cappello: marrone o giallo-marrone, con un bordo più chiaro.

  • Lamelle: bianche, che diventano marroni con la maturità.

  • Gambo: slanciato, con un anello visibile.

  • Odore: fruttato o simile a farina.

Come proteggersi: le regole da seguire

Riconoscere i funghi velenosi non è sempre facile, quindi è essenziale seguire alcune regole fondamentali per evitare rischi:

1. Non raccogliere funghi che non si conoscono
Questo è il primo, fondamentale consiglio. Se non sei esperto, evita di raccogliere funghi che non conosci con certezza. Molti funghi velenosi sembrano simili a quelli commestibili, quindi è sempre meglio non rischiare.

2. Consulta un esperto
Se hai dubbi su un fungo che hai raccolto, portalo a un esperto o a un micologo che possa aiutarti a identificarlo correttamente. In molte regioni del Veneto, sono organizzati eventi e corsi con esperti che possono guidarti nella raccolta.

3. Usa la guida giusta
Esistono numerosi libri e applicazioni che offrono guide complete sui funghi velenosi e commestibili. Assicurati di avere a disposizione uno strumento affidabile e dettagliato.

4. Presta attenzione al luogo di raccolta
Alcuni funghi crescono in terreni contaminati o in ambienti non sicuri. Se noti che il terreno è contaminato da pesticidi o inquinato, evita di raccogliere funghi in quella zona.

5. Non mangiare funghi crudi
Anche i funghi commestibili vanno sempre cucinati prima di essere consumati. Alcuni funghi, se mangiati crudi, possono provocare intossicazioni.

Cosa fare in caso di sospetto avvelenamento

Se sospetti di aver consumato un fungo velenoso, è fondamentale agire prontamente:

  • Non cercare di curarti da solo.

  • Recati immediatamente al pronto soccorso o chiama il centro antiveleni più vicino.

  • Porta con te una foto del fungo o, se possibile, un campione per aiutare i medici a identificare la specie.

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