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Monitoraggio Hydro a Feltre, il Partito Democratico chiede conto all’amministrazione sulle emissioni

Dopo i dati parziali emersi dall’accesso agli atti del Comitato Respira Feltre, il PD porta in consiglio comunale l’interrogazione sulla fonderia

Il capannone Hydro a Feltre

Il capannone Hydro a Feltre

Cosa sta facendo il Comune di Feltre per tenere sotto controllo le emissioni della fonderia Hydro? A sollevare la questione è il Partito Democratico, che porterà in consiglio comunale un’interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Del Bianco, dopo quanto emerso dall’accesso agli atti effettuato dal Comitato Respira Feltre.

«Abbiamo chiesto di vedere i dati sul controllo delle emissioni – spiega Davide De Martini Bonan del Comitato – ma sembra che, durante i mesi invernali, il monitoraggio quotidiano delle diossine sia stato eseguito solo per pochi giorni, rendendo i risultati poco affidabili».

Il riferimento è al sistema di monitoraggio “in continuum”, introdotto dal Comune con l’accordo di programma dell’ottobre 2021, che prevede misurazioni costanti direttamente al camino della fonderia, con analisi chimiche regolari per sostanze pericolose come diossine e benzopirene. Un controllo fondamentale per garantire la qualità dell’aria nella conca feltrina, particolarmente critica in inverno.

Secondo i dati raccolti dal comitato, nel novembre 2023 il monitoraggio è stato attivo solo per 5,4 giorni su 29, a dicembre per 2,6 giorni e a gennaio 2024 appena per 0,4 giorni. Situazione leggermente migliore a novembre 2024, con 15 giorni di rilevazioni su 30, mentre per dicembre i dati non risultano disponibili.

«Se i controlli sono così sporadici – sottolinea Del Bianco – è chiaro che serve maggiore attenzione. Abbiamo quindi chiesto al Comune di spiegare quali azioni stia prendendo».

Il PD vuole anche verificare il rispetto degli impegni presi dalla sindaca Viviana Fusaro con il Comitato Respira Feltre nel giugno 2022, tra cui: l’analisi epidemiologica della popolazione dall’Ulss Dolomiti, la campionatura dei terreni, controlli più intensi con ARPAV e laboratori indipendenti, e la creazione di un osservatorio pubblico con dati accessibili sul sito del Comune.

«Ad oggi non ci risulta che nulla di tutto questo sia stato fatto – conclude Del Bianco – e in consiglio comunale chiederemo spiegazioni. Per Feltre la salute dei cittadini e la trasparenza sui controlli ambientali devono rimanere una priorità».

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