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Braccialetti anti-aggressione per il personale sanitario: al via la sperimentazione dell’Ulss 2

Benazzi: “Strumento concreto per tutelare chi lavora in prima linea”. Partenza nei Pronto Soccorso, già 672 casi di violenza nel 2025

Braccialetti anti-aggressione per il personale sanitario: al via la sperimentazione dell’Ulss 2

Foto dell'evento

Un piccolo braccialetto per difendere chi ogni giorno si prende cura degli altri. L’Ulss 2 Marca Trevigiana lancia la prima fase di sperimentazione dei braccialetti anti-aggressione destinati al personale dei Pronto Soccorso, dove si concentra il maggior numero di episodi di violenza contro operatori sanitari e amministrativi.

Lo ha annunciato oggi a Treviso il direttore generale Francesco Benazzi, affiancato dal direttore sanitario Stefano Formentini, dal responsabile dei Sistemi Informativi Roberto Da Dalt e dalla responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Carla Polo.

«I nostri operatori lavorano spesso in condizioni difficili – ha spiegato Benazzi – e questi dispositivi sono pensati per farli sentire più sicuri, garantendo un intervento tempestivo in caso di pericolo».

La distribuzione iniziale prevede 120 braccialetti, che saranno consegnati nei prossimi giorni agli operatori dei Pronto Soccorso. In base ai risultati della sperimentazione, l’uso sarà esteso anche ad altri contesti ad alta criticità, come i Servizi per le Dipendenze, l’Area Psichiatrica, i Pronto Soccorso pediatrici e i Consultori familiari.

Come funzionano i braccialetti

I dispositivi sono compatti, leggeri e progettati per resistere all’uso quotidiano in ambiente ospedaliero. Sono dotati di:

  • Tasto SOS: invia immediatamente la posizione GPS alla control room attiva 24/7, che effettua una verifica diretta e, se necessario, allerta le Forze dell’Ordine e l’Unità operativa coinvolta.
  • Tasto verde: consente la comunicazione vocale con la centrale e la registrazione di messaggi.
  • Monitoraggio dei parametri vitali: battito cardiaco, pressione e temperatura sono costantemente controllati. In caso di anomalie, viene inviato un allarme automatico.
  • Sensore di caduta o perdita di coscienza, con avviso immediato alla centrale operativa.
  • Batteria a lunga durata, resistenza a polvere e liquidi, adatti a turni lunghi e ambienti ad alta intensità.

Un’emergenza sempre più diffusa

I dati illustrano un fenomeno preoccupante. Solo nei Pronto Soccorso dell’Ulss 2, da gennaio–agosto 2025 si sono già registrate 188 aggressioni, a fronte delle 199 dell’intero 2024. Il 30% di questi episodi è rappresentato da violenze fisiche.

Nel dettaglio, il Pronto Soccorso dell’ospedale di Treviso è il più colpito, con 78 casi nel 2025 (contro i 74 dell’anno precedente). Seguono Conegliano (57), Oderzo (26), Castelfranco (14), Montebelluna (9) e Vittorio Veneto (4).

Il totale delle aggressioni agli operatori dell’Ulss 2 segna un calo rispetto al 2024, ma resta comunque allarmante:

  • 2024: 852 aggressioni totali
  • 2025 (dato aggiornato al 31 agosto): 672. Il distretto di Treviso continua a registrare i numeri più elevati.

Un passo avanti nella tutela di chi cura

«La sicurezza del personale è una priorità – ha concluso Benazzi –. Con questi braccialetti vogliamo offrire una risposta concreta e innovativa a un problema che mina il benessere e la serenità di chi lavora ogni giorno al servizio della salute pubblica».

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