Gli studenti del Conservatorio “Pollini” chiudono la rassegna per i 150 anni di Guido Alberto Fano

Concerto finale a Palazzo Sambonifacio per ricordare il compositore padovano: protagonisti i giovani musicisti del Conservatorio con un programma dedicato al repertorio strumentale del Novecento

Adamo Chiesa

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17.11.2025 - 15:31

Gli strumenti della Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi

Dopo settimane di appuntamenti che hanno visto alternarsi maestri del Conservatorio “Pollini” e affermati concertisti, saranno gli studenti a mettere il sigillo finale alla rassegna dedicata ai 150 anni dalla nascita di Guido Alberto Fano (1875-1961). L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano di Venezia e la Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi, rende omaggio a uno dei più importanti pianisti, compositori e direttori d’orchestra del Novecento storico italiano, allievo prediletto di Cesare Pollini. Padova, città natale di Fano, ospiterà l’evento conclusivo venerdì 21 novembre alle 18 a Palazzo Sambonifacio, in via Isabella Andreini 4. La sede della Fondazione Omizzolo Peruzzi offrirà la propria raccolta di strumenti, partiture e oggetti d’arte appartenuti ai fondatori Enrica Omizzolo ed Elio Peruzzi, una cornice particolarmente suggestiva che richiama la vita culturale padovana del secolo scorso. L’appuntamento rientra nella rassegna “Oltre l’opera, la rinascita strumentale. Guido Alberto Fano e il Novecento storico italiano”, dedicata alla riscoperta di quel repertorio strumentale che, a inizio Novecento, si propose di bilanciare il predominio dell’opera lirica e di avvicinare il pubblico a modelli musicali più raffinati e vicini alle correnti europee. Il programma del concerto prevede Romanza op. 1 di Fano, interpretata dal violoncellista Ludovico Armellini con Lorella Ruffin al pianoforte, seguita da Pagine d’album op. 2 affidata a Chiara Volpato Redi, violino, e ancora a Ruffin per l’accompagnamento. Saranno poi i pianisti Antonio Lin Yan ed Elena Lo Conte a proporre lo Studio in do minore op. 47 e Due Notturni op. 70 di Giuseppe Martucci. Chiuderanno il concerto Giovanni De Matteis, Niccolò Lazzarini e Sofia Beltramini, con i brani di Alfredo Casella, Ferruccio Busoni e le celebri Variazioni su un Preludio di Chopin. Biglietto unico: 1 euro. Per informazioni e prenotazioni: info@fondazioneomizzoloperuzzi.it

Padova, città natale di Fano, ospiterà l’evento conclusivo venerdì 21 novembre alle 18 a Palazzo Sambonifacio, in via Isabella Andreini 4. La sede della Fondazione Omizzolo Peruzzi offrirà la propria raccolta di strumenti, partiture e oggetti d’arte appartenuti ai fondatori Enrica Omizzolo ed Elio Peruzzi, una cornice particolarmente suggestiva che richiama la vita culturale padovana del secolo scorso.

L’appuntamento rientra nella rassegna “Oltre l’opera, la rinascita strumentale. Guido Alberto Fano e il Novecento storico italiano”, dedicata alla riscoperta di quel repertorio strumentale che, a inizio Novecento, si propose di bilanciare il predominio dell’opera lirica e di avvicinare il pubblico a modelli musicali più raffinati e vicini alle correnti europee.

Il programma del concerto prevede Romanza op. 1 di Fano, interpretata dal violoncellista Ludovico Armellini con Lorella Ruffin al pianoforte, seguita da Pagine d’album op. 2 affidata a Chiara Volpato Redi, violino, e ancora a Ruffin per l’accompagnamento. Saranno poi i pianisti Antonio Lin Yan ed Elena Lo Conte a proporre lo Studio in do minore op. 47 e Due Notturni op. 70 di Giuseppe Martucci. Chiuderanno il concerto Giovanni De Matteis, Niccolò Lazzarini e Sofia Beltramini, con i brani di Alfredo Casella, Ferruccio Busoni e le celebri Variazioni su un Preludio di Chopin.