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Allarme morti sul lavoro
24.11.2025 - 09:39
Foto di repertorio
Un'altra morte sul lavoro scuote il Veneto. Un operaio di 47 anni ha perso la vita in un'azienda della frazione di Sant'Apollinare, nel rodigino, rimanendo schiacciato da un muletto. La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita, ma l'ennesima tragedia riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle misure necessarie per prevenire episodi di questo tipo.
A intervenire è il segretario generale di Uil Veneto, Roberto Toigo, che sottolinea come la situazione sia ormai insostenibile.
«Il Veneto piange un'altra vittima – ha dichiarato – e Rovigo sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite spezzate. Gli incidenti per schiacciamento sono tra i più frequenti nella nostra regione, subito dopo le cadute dall'alto. Nonostante una casistica chiara, non si riesce a intervenire in modo efficace».
Toigo ricorda dati allarmanti: negli ultimi dieci anni la media delle vittime sul lavoro è stata di circa 1.200 all'anno, superando complessivamente le 10.000 morti. Numeri che, secondo il sindacato, richiedono una risposta immediata e mirata.
«È necessaria una presa di coscienza collettiva – aggiunge – e servono misure specifiche per contrastare i casi più ricorrenti».
A pochi giorni dall'insediamento della nuova giunta regionale del Veneto, la Uil chiede di riattivare subito il tavolo su Salute e Sicurezza sul lavoro, per rendere più incisivi i contenuti del Piano Strategico regionale.
«Bisogna ripartire immediatamente – afferma Toigo – perché ogni giorno perso aumenta il rischio che tragedie come questa si ripetano».
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