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Compleanno record

Farra di Soligo ha un nuovo centenario: grande festa al Bon Bozzolla per il compleanno di Giovanna Maria Bordin

Grande festa con familiari, personale della casa di riposo e pubbliche istituzioni per festeggiare il compleanno record della signora Bordin

Giovanna Maria Bordin con la famiglia, i sanitari e il sindaco di Farra di Soligo

Giovanna Maria Bordin con la famiglia, i sanitari e il sindaco di Farra di Soligo

Una giornata intensa e carica di emozione all’Istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo, nel cuore della provincia trevigiana, dove è stato festeggiato il traguardo dei 100 anni di Giovanna Maria Bordin, da tempo ospite della struttura. Una ricorrenza speciale vissuta insieme ai familiari, agli altri residenti, agli operatori e alla comunità locale, che non ha voluto mancare a questo significativo appuntamento.

Nata il 28 novembre 1925 a Mosnigo di Moriago della Battaglia, paesino al quale resta profondamente legata, Giovanna si è sposata con un compaesano e ha costruito con lui una famiglia, crescendo due figlie. Ha lavorato come operaia in una filanda della zona e ha trascorso alcuni anni anche in Svizzera, portando con sé un bagaglio di vita fatto di impegno e sacrificio. Di natura riservata, amante delle piccole gioie quotidiane, apprezza la musica di Claudio Villa e ha una grande passione per i fiori. All’interno del Bon Bozzolla la socialità e il calore della comunità hanno messo in luce la parte più sorridente del suo carattere, con una simpatica predilezione per le caramelle vinte durante le partite di tombola.

Il traguardo del secolo è stato celebrato con tutta la forza e la determinazione che l’hanno sempre accompagnata, circondata dall’affetto di chi l’ha sostenuta lungo la sua vita e dagli operatori che ogni giorno si prendono cura di lei.

«È per noi un onore poter festeggiare i 100 anni della signora Giovanna Maria Bordin, una donna dal carattere forte e dalla grande dignità – afferma la presidente del Bon Bozzolla, Isabella Paladin –. Celebrare un secolo di vita significa riconoscere il valore della memoria, dell’esperienza e della storia personale che ognuno dei nostri residenti porta con sé. A nome dell’intero Istituto desidero rivolgere alla signora Giovanna i più sinceri auguri, con l’auspicio che possa continuare a vivere con serenità e con il calore della nostra comunità.»

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