Vicenza calcio, dopo i cimeli di Rossi è sparito anche l'archivio storico

Antonio Di Lorenzo

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antodilo@tin.it

18.02.2021 - 16:00

Dov’è finito l’archivio del Vicenza calcio? Se lo chiede Gianni Poggi Dov'è finito l'arcivio del Vicenza calcio? Se lo chiede Gianni Poggi racconta Pablito in un dvd, intanto resta il giallo sui cimeli del campione rubatii, avvocato, giornalista e tifoso biancorosso. Oltre alla scomparsa dalla sede di via Schio dei cimeli di Paolo Rossi, infatti, Poggi denuncia un altro clamoroso “buco” di materiale prezioso per la società di via Schio e per la memoria della città: “Dove è finito – si chiede – l’archivio storico del Lanerossi Vicenza, che comprende documenti fotografie e cimeli di 112 anni di vita del club? Sembra che sia tutto scomparso e che nessuno sappia dove sia. Fino a vent'anni fa l'archivio del Vicenza era all'aperto, sotto la Curva Sud: adesso non si sa dove sia Se così fosse, sarebbero dispersi documenti importanti e di grande valore. Ad esempio: il primo cartellino e il primo contratto di Roberto Baggio e i tesseramenti di altri grandi giocatori come Savoini, Vinicio, Vicini, Campana o, più indietro nel tempo, Romeo Menti”. Nella foto accanto, Paolo Rossi e l'allenatore Giambattista Fabbri. Prosegue Poggi: “Sarebbero anche andati persi o distrutti gli atti della società: quello costitutivo del 1902, i verbali di assemblee e elezioni del Consiglio e delle cariche, il carteggio della acquisizione dell’Acivi da parte della Lanerossi, la trasformazione da associazione sportiva in spa. Sarebbe una perdita irreparabile e toglierebbe ogni valore e fondamentali contenuti a un futuro Museo del Lanerossi”. La denuncia parte da una constatazione: “Indagando – sottolinea l’avvocato – sono riuscito a scoprire che, negli Anni Novanta del secolo scorso, l'archivio sarebbe stato accatastato all'aperto (!) sotto la Curva Nord e, in parte, nella ex abitazione del custode e nella palestra. E dopo?Se ne perdono le tracce. Questo archivio appartiene alla società fallita nel 2018 e a tutti i tifosi e gli appassionati. Bisogna ritrovarlo!”. Nella foto accanto, Gianni Poggi.

Dov’è finito l’archivio del Vicenza calcio? Se lo chiede Gianni Poggi

Dov'è finito l'arcivio del Vicenza calcio? Se lo chiede Gianni Poggi racconta Pablito in un dvd, intanto resta il giallo sui cimeli del campione rubatii, avvocato, giornalista e tifoso biancorosso. Oltre alla scomparsa dalla sede di via Schio dei cimeli di Paolo Rossi, infatti, Poggi denuncia un altro clamoroso “buco” di materiale prezioso per la società di via Schio e per la memoria della città: “Dove è finito – si chiede – l’archivio storico del Lanerossi Vicenza, che comprende documenti fotografie e cimeli di 112 anni di vita del club? Sembra che sia tutto scomparso e che nessuno sappia dove sia".

"Fino a vent'anni fa l'archivio del Vicenza era all'aperto, sotto la Curva Sud: adesso non si sa dove sia"

"Se così fosse, sarebbero dispersi documenti importanti e di grande valore. Ad esempio: il primo cartellino e il primo contratto di Roberto Baggio e i tesseramenti di altri grandi giocatori come Savoini, Vinicio, Vicini, Campana o, più indietro nel tempo, Romeo Menti”. Nella foto accanto, Paolo Rossi e l'allenatore Giambattista Fabbri.

Prosegue Poggi: “Sarebbero anche andati persi o distrutti gli atti della società: quello costitutivo del 1902, i verbali di assemblee e elezioni del Consiglio e delle cariche, il carteggio della acquisizione dell’Acivi da parte della Lanerossi, la trasformazione da associazione sportiva in spa. Sarebbe una perdita irreparabile e toglierebbe ogni valore e fondamentali contenuti a un futuro Museo del Lanerossi”. La denuncia parte da una constatazione: “Indagando – sottolinea l’avvocato – sono riuscito a scoprire che, negli Anni Novanta del secolo scorso, l'archivio sarebbe stato accatastato all'aperto (!) sotto la Curva Nord e, in parte, nella ex abitazione del custode e nella palestra. E dopo?Se ne perdono le tracce. Questo archivio appartiene alla società fallita nel 2018 e a tutti i tifosi e gli appassionati. Bisogna ritrovarlo!”. Nella foto accanto, Gianni Poggi.