La prima gestione social dell’illuminazione pubblica arriva da un gruppo di ragazzi di Monselice. Il progetto si chiama Edylight ed è un’applicazione che permette ai cittadini di segnalare i malfunzionamenti dei lampioni direttamente attraverso lo smartphone. Ma anche questa rischia di diventare una storia all’italiana, dove la burocrazia prevarica la buona volontà. Il progetto. Edylight permette di ottenere una mappatura dei punti luce del territorio comunale. Inoltre permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti. Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifi co qr code. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Edylight quindi è rivolto ad enti pubblici e aziende private nel tentativo di offrire una soluzione a basso costo. Il sistema infatti non richiede costi infrastrutturali: è suffi ciente poter navigare in internet per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati da attaccare ai punti luce. Ma non solo. Il giovane team promette anche un risparmio dei costi per la ditta i manutenzione grazie all’aspetto sociale del progetto. “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento” - spiegano i ragazzi - E poi trovarlo quel punto luce. Con Edylight invece i cittadini segnaleranno in modo specifi co e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. Il team. L’idea è nata da quattro ragazzi di Monselice legati dalla passione per l’innovazione: Erika Muraro 22 anni programmatrice web, Stefano Giraldo 32 anni esperto di domotica, Martina Zangrossi 25 anni con la passione del marketing e Krisztina Marczingos 33 anni interprete. “Il progetto ci è costato 2 anni di lavoro, ma adesso ne andiamo fi eri - hanno raccontato i ragazzi - rappresenta una grande opportunità smart per i Comuni del nostro territorio. Edylight è un servizio che le amministrazioni possono offrire ai cittadini per renderli più responsabili dell’arredo urbano diventando “sentinelle” del territorio. I primi a capirlo sono i paesi europei: Edylight infatti è stato premiato da Smau con uno stand omaggio in fi era a Milano ed è entrato a far parte del progetto Sslerate che si occupa della diffusione del risparmio energetico in tutta europa”. Il paradosso. Il progetto è già attivo in due Comuni, ma paradossalmente nessuno della provincia di Padova. Il primo è Fiesso d’Artico (provincia di Venezia) e il secondo è Sogliano Cavour (provincia di Lecce). “E’ una storia che ha dell’incredibile, ma non siamo ancora riusciti a concludere nulla nella nostra zona – hanno affermato con dispiacere i ragazzi – E’ spiacevole vedere interesse da parte di Comuni lontani mentre la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Noi non vogliamo arrivare a tanto: siamo orgogliosi del nostro territorio e speriamo di poter dare il nostro contributo per innovare i servizi offerti ai cittadini”. Per vedere i dettagli del progetto è possibile visitare il sito web www.edylight.it. di Emanuele Masiero
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