Gallana: “Analizzando quanto proposto sulla carta mi sono chiesta il significato profondo delle parole “amministrare la cosa pubblica”
“Il bilancio consultivo del 2022 è fatto solo di chiacchiere, si dimostra vuoto di contenuti e fatti concreti”, questo è l’attacco da parte della consigliera di opposizione Roberta Gallana alla deliberazione del bilancio da parte dell’amministrazione di Matteo Pajola nel consiglio comunale di Este di fine maggio. “Analizzando quanto proposto sulla carta mi sono chiesta il significato profondo delle parole “amministrare la cosa pubblica” - continua Gallana -. Chi amministra la cosa pubblica si impegna in primo luogo a dedicare attenzione ai più fragili, alle persone sole, a chi è vittima della crisi economica sociale del post covid, alle famiglie numerose, ai disabili, ai più deboli. Con questo bilancio, rimasto immutato per il sociale, l’amministrazione ha dimostrato di non aver capito che esistono delle emergenze sociali molto più gravi, rispetto al passato”. La consigliera sottolinea come la povertà in Italia e ad Este è aumentata del 10 %mentre le dipendenze e le persone con problemi psicologici e psichiatrici sono aumentati di quasi il 30%. “L’amministrazione di tutto questo non ne tiene conto e non ha operato con progetti e risorse adeguate, - chiosa Gallana - amministrare la cosa pubblica significa dare delle priorità e rispondere ai bisogni reali dei cittadini. Il sindaco Pajola rincorre la sistemazione del Foro Boario del Castello quando invece ci sono moltissime strade e marciapiedi, sia del centro storico che delle frazioni e dei quartieri, che sono molto pericolose”. Secondo l’esponente dell’opposizione gli unici soldi spesi sono stati quelli per i cantieri trovati già aperti: “E’ che purtroppo sono fermi da un anno e mezzo. La mancanza di priorità ha creato grandi disagi anche negli uffici tecnici comunali- continua Gallana - Per amministrare la cosa pubblica serve un patto di onestà e trasparenza ed invece come primi atti il Sindaco ha raddoppiato lo stipendio dei rappresentanti di Sesa. Infine un buon amministratore deve saper tagliare gli sprechi e le spese. Un anno fa abbiamo denunciato in un consiglio che l’amministrazione stava spendendo in un solo anno più di 300 mila euro per consulenze. A distanza di un anno, con un’interrogazione consiliare, hanno comunicato una spesa di più di mezzo milione di euro per consulenze date ai liberi professionisti, solo in parte per progetti - conclude Gallana -.Questo bilancio è la prova tangibile che l’amministrazione Pajola sta spendendo a vanvera, senza controllo, parsimonia e sobrietà. Questi primi due anni di gestione mettono in luce un vuoto profondo per la città e temo che sarà così anche per i prossimi anni”. Giada Zandonà
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