Gli 'esternalizzati' della casa di riposo sono ritornati ad essere dipendenti della Fondazione Santa Tecla. Dall’1 febbraio tutto il personale che lavora a Fondazione Santa Tecla, il centro di servizi per anziani di Este, è dipendente diretto della Fondazione. E’ entrato in vigore, infatti l’accordo firmato da Matteo Segafredo, presidente della Fondazione, e Cgil Fp, unico sindacato con una rappresentanza costituita nell’ente, con il delegato aziendale Wanni Zotto e la segretaria provinciale Roberta Pistorello. Sono 112 gli operatori sociosanitari, ausiliari, addetti alla sanificazione e al centralino che fino ad oggi hanno lavorato in Santa Tecla attraverso la cooperativa Cipres di Padova e che ora diventano dipendenti della Fondazione. Nel 2014, anno dell’esternalizzazione, si consumarono feroci proteste e clamorose manifestazioni per evitare quel passaggio occupazionale. Quasi tutti i lavoratori firmano un contratto a tempo indeterminato: sarà a tempo determinato solo chi lo era già con Cipres. Il passaggio alle dipendenze della Fondazione è per i lavoratori garanzia di stabilità e sicurezza del lavoro. Ai 112, come pure ai 56 dipendenti già in forza alla Fondazione, si applica il contratto nazionale Uneba, con i benefici aggiuntivi del contratto regionale Uneba per il Veneto. Nel complesso una condizione di maggior favore. Spiega il presidente Segafredo: “Abbiamo scelto di puntare sul personale, sulla loro professionalità e passione. Ci teniamo a ringraziare la Cgil Fp per il cammino percorso assieme che ha portato, con reciproca soddisfazione, all’accordo. Questa scelta è fatta anzitutto pensando al bene degli anziani che accogliamo:volti noti e persone fidate continueranno a prendersi cura di loro. Una garanzia di serenità per le famiglie dei nostri ospiti, a cui anche quest’anno abbiamo garantito rette stabili senza aumento”. Continuano dalla Santa Tecla: “L’accordo è anche segno dell’impegno della Fondazione a proseguire il suo servizio di qualità alle persone non autosufficienti: la scelta di puntare sul personale va a braccetto con gli investimenti fatti per aumentare il numero dei posti letto con la costruzione della nuova sede, e con le azioni intraprese per ripristinare e mantenere l’equilibrio economico e finanziario fondamentale per l’ente”. Nicola Cesaro
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter