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Este, "terapia della bambola" per gli anziani

bambola anziani
Una nuova terapia per frenare l’ansia fra gli anziani ammalati. Una bambola per riaccendere percorsi cognitivi. E poco importa se per 'fare le coccole' c’è una bambola al posto di un essere umano. Lo sanno bene alla Fondazione Santa Tecla di Este: dopo la musicoterapia e l’allenamento della memoria, nella struttura per anziani di Este è stato avviato un nuovo progetto a beneficio delle persone colpite da demenza. Si tratta di una vera e propria 'terapia della bambola': sei donne ospiti del centro servizi per anziani hanno iniziato un percorso strutturato sotto la guida di educatrici e psicologhe. Ad ogni anziana è stata 'affidata' una bambola. Le donne coinvolte soffrono di deterioramento cognitivo e sono soggette a ripetuti attacchi d’ansia o momenti di forte agitazione. Dedicarsi alla bambola non è un gioco, ma una terapia non farmacologica, riconosciuta a livello internazionale per la sua efficacia verso i sintomi della demenza. Spiegano dalla Fondazione: “Utilizziamo speciali 'bambole terapeutiche', con aspetto, peso, materiali , posizione di braccia e gambe studiati proprio per favorire l’attivazione di relazioni: attraverso la bambola l’anziano può evocare comportamenti di accudimento e cura che ha sperimentato nel corso della sua vita. Questo può aiutarlo ad aprire nuovi canali di comunicazione che lo aiutano a ridurre la tensione e l’ansia”. Il progetto è cominciato con incontri di gruppo, con tutte e sei le anziane insieme, “e ne faremo quanti necessari perché si consolidi il rapporto tra l’ospite e la bambola. Poi inizieremo l’attività individuale” chiudono dalla Fondazione “Il progetto 'terapia della bambola' è un tassello dell’impegno quotidiano diretto a migliorare la qualità della vita della persone con problematiche legate alla demenza”. Nicola Cesaro
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