L’iniziativa finanziata con 400 mila euro per il contrasto alla povertà educativa minorile insieme ad altri 83 progetti su scala nazionale
Si chiama “4H – Scaliamo il fu- turo” e ha avuto il merito di strappare quasi 400 mila euro dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, “impresa” riuscita solo a 83 progetti su scala nazionale. E’ stato pensato dalla Fondazione Irea Morini Pedrina in collaborazione con il Comune di Este e ha come obiettivo principale la promozione del benessere dei ragazzi delle scuole medie del territorio. Per un triennio, il progetto coinvolgerà oltre cento alunni – dagli 11 ai 14 anni - dell’Istituto comprensivo Pascoli, assieme alle loro famiglie. Parte attiva del progetto sono numerosi altri enti: Comune di Baone, cooperativa Oragiovane, Museo Nazionale Atestino, Fondazione Santa Tecla, Patronato Redentore, Sesa, Università degli Studi di Padova, cooperativa Yges-It. Le “4H” stanno per Human, Hub, Hotspot ed Help, ossia le “opportunità” che verranno attivate nel corso triennio 2019-2022. Come ricorda Lucia Mulato, assessore alle Politiche sociali del Comune: «L’opportunità di essere (Human), di vivere insieme (Hub), di fare (Hotspot) e di comprendere (Help), sono i pilastri su cui si basa la proposta educativa di “4H”. E’ un aiuto concreto per le famiglie con figli adolescenti, specialmente se in difficoltà. L’obiettivo è quello di creare azioni di contrasto alla povertà educativa sostenendo i genitori nel delicato compito dell’educazione». Elena Littamè, direttore di Fondazione Irea, specifica: «Vogliamo potenziare la rete tra coloro che si occupano di loro (scuola, servizi sociali del Comune, realtà del terzo settore, enti pubblici e privati, parrocchia) per fare di questa rete una vera e propria start up orientata a creare e mantenere una comunità educante viva, che rimanga nel tempo come risorsa del territorio». Nella scuola Carducci verrà allestito uno spazio polivalente che sarà appunto chiamato Hub: diventerà uno spazio di aggregazione e autogestione fruibile in orario extrascolastico. Tra le varie attività, in questo Hub saranno organizzati doposcuola, atelier digitali, drum circle (aggregazione musicale) e laboratori di robotica. Saranno quindi attivati spazi satelitte, chiamati Hotspot, tra Irea, Museo, Manfredini e altri luoghi, in cui verranno proposti laboratori artistici, di storia, di orticoltura, di teatro e di cucina. E ancora, il progetto prevede attività di prevenzione al bullismo e supporto agli alunni con Bes/Dsa (che hanno bisogni educativi speciali) e con disabilità. Una serie di percorsi è pensata anche per le famiglie e per gli educatori. Nicola Cesaro
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