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Sicurezza stradale

Segnali anti-bici a Castelfranco: scelta di decoro o spreco di denaro?

Accesso il confronto tra il consigliere Giovine e l'assessore Pavin

Pittogrammi portici piazza Giorgione

A Castelfranco i segnali di divieto contro le biciclette sotto i portici sono presenti da oltre un mese, ma la loro presenza continua a far discutere. Il consigliere di opposizione Diego Giovine contesta duramente l’assessore ai lavori pubblici Mary Pavin, sostenendo che «si tratta di segnali palesemente sbagliati, non previsti dal Codice della strada e anzi, indicano l’esatto contrario di ciò che vorrebbero vietare, ossia la fine del divieto del transito di biciclette. Questo scherzo è costato 1.000 euro di fondi pubblici». L’assessore difende la scelta: «Sono pittogrammi, segnali rafforzativi pensati per informare e prevenire incidenti. Stiamo valutando di affiggerne altri». La polemica nasce sotto i portici cittadini, dove lo scorso mese sono comparsi a terra adesivi che vietano il transito a biciclette e monopattini. L’obiettivo è chiaro: restituire decoro e sicurezza ai passaggi pedonali di piazza Giorgione, via XXIX Aprile e via Filzi, troppo spesso trasformati in improvvisate piste ciclabili, con pericolo per pedoni e anche per i camerieri, che fanno la spola tra i locali e i tavoli all’aperto. «Da circa un anno – spiega l’assessore Pavin – stiamo lavorando sul decoro urbano, raccogliendo segnalazioni di cittadini e commercianti. I problemi più sentiti sono le deiezioni canine e lo sfrecciare di bici e monopattini sotto i portici». La scelta dei pittogrammi a terra, precisa Pavin, è frutto del confronto con la polizia locale e l’avvocatura comunale: una soluzione pensata più per informare che per sanzionare. Se da un lato i commercianti applaudono, dall’altro c’è chi invoca strumenti più incisivi, come telecamere o barriere fisiche. Intanto il Comune osserva gli effetti della sperimentazione. E mentre il dibattito resta acceso, sotto i portici continua a sfrecciare, indifferente, l’ennesima bicicletta. (l.s.)

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