Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Il grande ritorno di Sara Penzo

pag. 4 sara penzo 1
Sara_PenzoSara Penzo, classe 1989, è portiere della nazionale italiana femminile di calcio e giocatrice di serie A dall’età di 17 anni. Nel Tavagnacco dal 2013, po- chi mesi fa ha subito un grave infortunio al ginocchio (il secondo della sua carriera), ma non ha perso la grinta e la voglia di tornare in campo per mettercela tutta e... giocare! Quand’è nata la tua passione per il calcio? “I miei cuginetti erano tutti maschi e non avevo molta scelta (sorride), così ho cominciato a giocare a pallone con loro nel campetto della chiesa di Borgo San Giovanni all’età di sette anni. Da subito mi sono piazzata in porta, che per me è una vera e propria vocazione. Ho provato anche il gioco di movimento, ma preferisco rimanere vicino alla rete, il mio posto, e mi trasmette sicurezza”.
In quali squadre hai giocato prima di arrivare alla serie A? “La squadra femminile del Chioggia- Sottomarina è stato il mio trampolino di lancio, che mi ha permesso di partecipare a diversi raduni della rappresentativa veneta ed essere notata dal Gordige, con cui ho de- buttato in serie B all’età di 14 anni. Poche stagioni dopo, nel 2007 sono stata contattata dalla Torres, che mi offriva di entrare in serie A come primo portiere della squadra. Una proposta irrinunciabile!” Com’è stato il debutto in serie A? Hai dovuto affrontare molti sacrifici? “Certo gli allenamenti sono diventati più tosti, ma anche di un livello professionale più alto. Oltre a rinunciare alle uscite con gli amici nel fine settimana, da allora mi sono allontanata anche da casa, da Chioggia, per trasferirmi a Sassari. Tutti sacrifici compensati dalla realizzazione di un grande sogno a soli 17 anni: essere il portiere della squadra più forte d’Italia”.
Il tuo più bel ricordo sportivo? “Sicuramente la vittoria come primo portiere agli Europei Under 19 con la nazionale italiana femminile, che quell’anno ha vinto per la prima volta un titolo internazionale. Mi viene ancora la pelle d’oca a ripensarci!” Hai un calciatore/calciatrice model- lo di cui sei fan? “Apprezzo molto la tecnica di Manuel Neuer tra gli uomini e la campionessa olim- pica Hope Solo, portiere anche lei della nazionale statunitense, che laggiù è famosa e viene considerata al pari di ogni altro sport   Autrice Sara Boscolo
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione