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Il parere della famiglia

Alex Marangon: il legale della famiglia esclude il suicidio

In una lettera a ANSA, l'avvocato Stefano Tigani spiega: "Trovare un corpo ai piedi di un dirupo non basta a confermare la teoria"

L'avvocato Stefano Tigani sul caso Marangon

L'avvocato Stefano Tigani sul caso Marangon

Il suicidio non è un’ipotesi plausibile. È questa la posizione dell’avvocato Stefano Tigani, legale dell’Associazione Penelope, che assiste la famiglia di Alex Marangon, il giovane di 25 anni trovato senza vita ai piedi di un dirupo nei pressi dell’abbazia di Santa Bona a Vidor, in Veneto.

“Abbiamo letto la relazione del consulente della Procura sulle cause del decesso e riteniamo tecnicamente da escludere l’ipotesi del suicidio”, ha dichiarato Tigani all’ANSA, sottolineando come il semplice ritrovamento del corpo in fondo a un precipizio di 15 metri non possa portare automaticamente a conclusioni affrettate.

Il caso di Alex Marangon continua a sollevare interrogativi, anche per il contesto particolare in cui si è verificato: il giovane avrebbe partecipato a un rito sciamanico poco prima della sua morte. La famiglia chiede chiarezza e giustizia, mentre le indagini proseguono per ricostruire con esattezza quanto accaduto in quelle ultime, drammatiche ore.

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