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Cronaca
01.06.2025 - 10:07
A Roncade una coppia di anziani è stata vittima di un inganno orchestrato con astuzia e spietatezza. Tre uomini, vestiti da poliziotti e muniti di targhette identificative, hanno suonato alla porta dei coniugi settantenni con una scusa tanto semplice quanto efficace: una presunta fuga di gas nelle tubature. L'obiettivo era chiaro fin dall'inizio: impossessarsi di denaro e gioielli custoditi in casa.
La scena si è svolta con una precisione quasi teatrale. Due dei malviventi si sono presentati alla porta, mentre il terzo complice attendeva poco distante, a bordo di una Golf bianca. Con accento veneto hanno convinto il 79enne ad aprire il cancelletto, sostenendo che un'emergenza idraulica richiedeva un intervento immediato. La minaccia di un'esplosione causata dalla presenza di piombo nelle tubature ha fatto il resto, spingendo l'anziano a collaborare.
Una volta entrati, i falsi poliziotti hanno messo in atto il loro piano, chiedendo all'uomo di riempire un bicchiere d'acqua e di spostare mobili e orologi, alla ricerca di casseforti nascoste. La situazione è degenerata quando hanno affermato che l'oro presente in casa doveva essere spostato nel frigorifero per sicurezza. A quel punto, la coppia ha iniziato a insospettirsi. La moglie, con coraggio, ha tentato di contattare una vicina per verificare la presenza della polizia, ma i malviventi le hanno strappato il telefono di mano.
Nonostante il tentativo del marito di chiamare la vera polizia, i ladri sono riusciti a fuggire con un bottino di 7mila euro in oro e gioielli. La coppia, ora scossa e diffidente, vive nel timore di ulteriori intrusioni.
Il giorno successivo, sabato 31 maggio, la stessa banda ha colpito nuovamente, questa volta a Musile, mettendo a segno altri due furti con lo stesso modus operandi. La comunità è in allerta, mentre le forze dell'ordine intensificano le indagini per fermare i responsabili di questi atti ignobili.
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