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Venezia centro storico: i Carabinieri del Nucleo Operativo di Venezia arrestano un 20enne per truffa ai danni di un’anziana

Un ventenne di Napoli arrestato a Venezia: truffa ai danni di un'anziana con falso incidente stradale e gioielli rubati

Venezia centro storico: i Carabinieri del Nucleo Operativo di Venezia arrestano un 20enne per truffa ai danni di un’anziana

L'11 giugno i Carabinieri del Nucleo Operativo di Venezia hanno arrestato un ventenne della provincia di Napoli, accusato di aver perpetrato una truffa ai danni di un'anziana signora. L'operazione rientra in un'intensa attività di controllo del territorio condotta per contrastare reati predatori e frodi rivolte agli anziani. Il giovane era stato avvistato mentre usciva rapidamente dall'abitazione della donna situata nel Sestiere Cannaregio. Alla vista dei militari dell'Arma, ha tentato invano di fuggire, perdendo un gioiello d'oro durante la sua corsa. Fermato con prontezza, il ventenne è stato trovato in possesso di altri preziosi, il cui valore supera i 10 mila euro, senza riuscire a fornire una spiegazione convincente sul loro possesso. Le indagini preliminari hanno permesso di ricostruire l'accaduto, chiarendo che l'anziana era stata contattata telefonicamente da falsi Carabinieri. Gli impostori avevano riferito che il figlio era coinvolto in un incidente stradale con l'investimento di un pedone e che, per evitare la detenzione, era necessario il pagamento di una cauzione. Il metodo truffaldino adottato è ormai conosciuto: entrambi i telefoni della vittima - il cellulare e quello di casa - sono stati occupati per impedirle di contattare terzi, mentre, con un sotterfugio, il marito della donna era stato allontanato dall'abitazione. La signora si è così trovata costretta a raccogliere gli oggetti di valore presenti in casa per consegnarli a un individuo incaricato del ritiro, giunto su indicazione del falso Carabiniere. Si sottolinea che il procedimento penale è ancora in corso e la colpevolezza del giovane potrà essere stabilita solo attraverso una sentenza definitiva. L'Arma dei Carabinieri esorta a diffidare sempre di telefonate che richiedono somme di denaro, anche se il numero chiamante sembra appartenere all'Arma. Questo può avvenire attraverso la tecnica dello "spoofing". In simili situazioni, è fondamentale contattare o recarsi presso la Stazione dei Carabinieri più vicina per denunciare l'accaduto.

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