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Lotta allo spaccio
07.10.2025 - 16:21
Foto di repertorio
Un patrimonio di circa 500.000 euro è stato sequestrato la scorsa settimana dalla Polizia di Stato di Venezia a un uomo di nazionalità straniera sospettato di guidare un’organizzazione dedita al traffico di droga nel territorio veneziano.
Il provvedimento, eseguito dopo un decreto del Tribunale di Venezia, riguarda un locale nel centro di Mestre, una villa con giardino a Favaro Veneto, conti correnti e alcune auto di lusso. I beni erano già stati messi sotto sequestro nel giugno 2024 per impedirne la dispersione in attesa dell’esito del procedimento penale.
Secondo le indagini della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Venezia, i beni della coppia erano direttamente collegati alle attività illecite del presunto capobanda. Il bar intestato alla compagna dell’uomo sarebbe stato utilizzato come base operativa: nonostante le poche presenze di clienti e le frequenti chiusure improvvise, la coppia conduceva uno stile di vita molto sopra la media, tra investimenti immobiliari, auto di lusso e gioielli d’oro.
Le verifiche hanno anche dimostrato come, sebbene il bar fosse formalmente intestato alla compagna, fosse in realtà l’uomo a gestirne la sostanza e a prendere le decisioni più importanti, inclusi gli incontri con i collaboratori della rete di spaccio.
Il Tribunale di Venezia, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore, ha quindi confermato il sequestro e disposto la Sorveglianza Speciale per quattro anni nei confronti dell’uomo, misura che permetterà alla Polizia di monitorarne comportamenti e rispetto della legge.
L’iniziativa rientra nelle misure di prevenzione patrimoniali volte a limitare l’influenza di chi opera abitualmente nel traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati alla droga, dovrà ora fare i conti con la perdita di un ingente patrimonio accumulato con attività illecite nel cuore del Veneto.
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