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Caso Cecchettin

Turetta rinuncia all'appello: non chiederà la revoca della premeditazione

In una lettera inviata alla Procura Generale e ai giudici di Venezia, il giovane scrive di voler chiudere il suo percorso giudiziario e parla di "sincero pentimento"

Filippo Turetta

Filippo Turetta

Filippo Turetta ha deciso di non presentare appello contro la sentenza di primo grado che lo ha condannato per l’omicidio di Giulia Cecchettin. La notizia è arrivata da Venezia, dove si sarebbe dovuto tenere il processo di secondo grado. In una lettera consegnata alla Procura Generale, alla Corte d’Assise e a quella d’Appello, il giovane scrive di provare un “sincero pentimento” e di voler rinunciare a proseguire la battaglia legale.

Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, la decisione giunge dopo mesi di riflessione in carcere. La difesa di Turetta aveva impugnato la sentenza contestando l’aggravante della premeditazione, mentre la Procura della Repubblica aveva chiesto di riconoscere ulteriori aggravanti, tra cui la crudeltà e lo stalking.

Turetta, reo confesso, è detenuto dal 25 novembre 2023 nel carcere di Montorio, a Verona, dove in agosto era stato vittima di un’aggressione da parte di un altro detenuto. Nelle scorse settimane si era parlato della possibilità che chiedesse di intraprendere un percorso di giustizia riparativa, ipotesi che Gino Cecchettin, padre di Giulia, aveva definito “strumentale”.

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