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La campagna elettorale di Stefani parte da Padova, Zaia annuncia "Sarò capolista in tutte le provincie"

Durante la grande assemblea di Padova, alla presenza di Salvini e Conte, il candidato del centrodestra ha illustrato il suo progetto per un Veneto solidale, innovativo e vicino ai cittadini, col pieno supporto del Governatore uscente

La platea del Pala-Geox gremita per il comizio di Stefani

La platea del Pala-Geox gremita per il comizio di Stefani

“Il nostro sarà un Veneto solidale, coraggioso, sostenibile, innovativo e competitivo. Un Veneto che guarda al futuro senza dimenticare la propria storia e identità”. Con queste parole Alberto Stefani ha aperto la sua presentazione come candidato alla presidenza della Regione Veneto per la Lega, davanti a una platea di circa tremila persone al Gran Teatro Geox di Padova.

Ad aprire il comizio è stato il sindaco di Treviso e presidente di ANCI Veneto, Mario Conte. Conte ha sottolineato l’importanza della continuità amministrativa di Stefani con l’esperienza di Zaia, con un'analogia sportiva: “Il Veneto è anche terra di rugby: il nostro capitano è Alberto Stefani. Ora tocca a noi sostenere la squadra, passare la palla indietro e spingere tutti insieme per andare in meta”.

È intervenuto poi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, nonché segretario della Lega, Matteo Salvini. Ha sottolineato la soddisfazione di essere a Padova con un candidato della Lega pronto a guidare la regione e ha ricordato l’impegno per le Olimpiadi invernali 2026, sottolineando il valore della continuità amministrativa e dei cantieri attivi in tutto il Veneto. Salvini ha inoltre ribadito l’importanza dell’autonomia, del federalismo e dell’identità del Veneto, prima di elencare gli obiettivi della Lega per i cittadini, tra proposte per la regione e leggi di Governo ora in corso di approvazione: "Il nostro obiettivo per il 24 novembre è chiaro: confermare la buona amministrazione e far sì che la Lega resti il primo partito del Veneto. A Roma, intanto, stiamo lavorando alla legge di bilancio: approveremo la rottamazione definitiva delle cartelle fiscali, l’aumento delle pensioni minime e la revisione dei criteri ISEE, escludendo la prima casa fino a 100.000 euro dal calcolo, per riconoscere il valore dei sacrifici delle famiglie."

Il Governatore uscente, Luca Zaia, ha preso la parola: “Siamo una squadra, una famiglia”, ha dichiarato, ricordando poi i quindici anni di amministrazione, dalle emergenze naturali alla gestione del Covid, fino ai grandi risultati come il referendum per l’autonomia, la Pedemontana e la sanità d’eccellenza. Ha poi introdotto il tema del futuro, invitando a sostenere il giovane candidato Stefani, pronto a raccogliere il testimone della guida della Regione.

Zaia ha poi annunciato ufficialmente la sua candidatura come capolista alle prossime elezioni regionali, un ruolo di grande importanza per sostenere il candidato Stefani e garantire continuità e stabilità alla Regione. “Se davvero sono un problema, diventerò un problema vero: mi candiderò come capolista in tutte le province”, ha affermato prima di concludere: "La gente mi dice 'Dopo Zaia, solo Zaia', ma sapete cosa vi dico io? 'Dopo Zaia, scrivi Zaia!'".

L'ultimo a salire sul palco è stato proprio Alberto Stefani, che ha illustrato la sua visione politica per il Veneto, partendo dalla gratitudine verso chi lo ha sostenuto e ricordando il percorso che lo ha portato alla candidatura. “Mi sono avvicinato alla politica da giovanissimo e ho sempre imparato l’importanza di ascoltare le persone”, ha dichiarato. Stefani ha spiegato come il suo progetto punti su sanità, servizi sociali, infrastrutture, attenzione ai giovani, volontariato, educazione civica e sostegno alle famiglie. “Sarà un Veneto vicino ai cittadini, con un legame diretto nella sanità, nelle comunità e nella vita sociale”, ha affermato, sottolineando anche l’importanza della sostenibilità, dell’innovazione digitale e della formazione professionale.

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