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Cronaca
05.11.2025 - 09:25
Foto di repertorio
I reparti della Guardia di Finanza operanti nella Marca Trevigiana, coordinati dalla Prefettura locale e in collaborazione con le altre Forze di polizia, hanno intensificato i controlli contro il lavoro irregolare, l’evasione fiscale e i traffici illeciti. L’attività ispettiva ha portato a risultati rilevanti sia sul fronte occupazionale sia nella prevenzione di reati legati a droga e sicurezza stradale.
Nel corso di due verifiche in esercizi aperti al pubblico, i finanzieri hanno scoperto 24 lavoratori completamente “in nero”. Nel dettaglio, un locale a Treviso contava 22 dipendenti irregolari, tra cui un cittadino marocchino senza permesso di lavoro valido: il titolare è stato denunciato alla Procura per violazione della normativa sull’immigrazione. A San Polo di Piave, in un ristorante, sono stati individuati due camerieri assunti irregolarmente, con contestuale violazione relativa alla memorizzazione dei corrispettivi. Entrambi gli esercizi sono stati segnalati all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la possibile sospensione dell’attività a causa della gravità delle infrazioni.
L’azione della Guardia di Finanza si è estesa anche al contrasto dei traffici illeciti. Grazie all’impiego delle unità cinofile di Treviso e Venezia, sono state controllate 65 autovetture, con il sequestro di oltre 5 grammi di hashish già suddivisi in dosi. Due pusher sono stati denunciati alla Procura di Treviso.
A Castelfranco Veneto, invece, i militari hanno riscontrato numerose infrazioni al Codice della Strada: tra queste, la mancata revisione di un veicolo, un conducente fermato con patente scaduta e un cittadino extracomunitario sottoposto a ritiro cautelativo della patente per sospetta guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, in attesa di conferma dalle analisi tossicologiche.
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