Undici anni di violenze in famiglia, 50enne condannato a cinque anni di carcere dopo una lunga caccia all'uomo

L’uomo, cittadino srilankese residente a Verona, è stato trovato dagli agenti della Squadra Mobile in casa di un connazionale sul lago di Garda dopo mesi di ricerche

Adamo Chiesa

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12.11.2025 - 16:01

Torri del Benaco, Verona

La Polizia di Stato di Verona ha arrestato un cittadino srilankese di 50 anni, condannato in via definitiva per una lunga serie di maltrattamenti ai danni della moglie e dei figli minori. L’uomo, che per undici anni ha fatto vivere la propria famiglia in un clima di paura e violenza, è stato rintracciato nei giorni scorsi a Torri del Benaco, sulle sponde del Garda, dopo un’intensa attività di ricerca. Secondo quanto accertato dal Tribunale di Verona, tra il 2011 e il 2022 il 50enne avrebbe sottoposto i familiari a continue vessazioni fisiche e psicologiche nella casa in cui vivevano nel capoluogo scaligero. La sentenza, divenuta definitiva lo scorso 8 ottobre, ha portato a una condanna a cinque anni di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e alla sospensione della potestà genitoriale per dieci. L’uomo, che non aveva un domicilio dichiarato, si era reso irreperibile, costringendo gli investigatori a una lunga e complessa attività di indagine. Gli agenti della Sezione Catturandi della Squadra Mobile lo hanno infine individuato nell’abitazione di un connazionale, dove avevano notato uno scooter a lui intestato. Dopo le formalità di rito, il condannato è stato accompagnato nel carcere di Verona-Montorio, dove sconterà la pena. L’arresto – sottolineano dalla Questura – rappresenta un importante risultato nella lotta contro la violenza domestica, frutto della collaborazione costante tra la Polizia di Stato veronese e l’Autorità giudiziaria.

Secondo quanto accertato dal Tribunale di Verona, tra il 2011 e il 2022 il 50enne avrebbe sottoposto i familiari a continue vessazioni fisiche e psicologiche nella casa in cui vivevano nel capoluogo scaligero. La sentenza, divenuta definitiva lo scorso 8 ottobre, ha portato a una condanna a cinque anni di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e alla sospensione della potestà genitoriale per dieci.

L’uomo, che non aveva un domicilio dichiarato, si era reso irreperibile, costringendo gli investigatori a una lunga e complessa attività di indagine. Gli agenti della Sezione Catturandi della Squadra Mobile lo hanno infine individuato nell’abitazione di un connazionale, dove avevano notato uno scooter a lui intestato.

Dopo le formalità di rito, il condannato è stato accompagnato nel carcere di Verona-Montorio, dove sconterà la pena.
L’arresto – sottolineano dalla Questura – rappresenta un importante risultato nella lotta contro la violenza domestica, frutto della collaborazione costante tra la Polizia di Stato veronese e l’Autorità giudiziaria.