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Lotta al vandalismo

Scritte no vax sui muri, il Comune di Treviso chiede 11mila euro di risarcimento

Il Comune ha già un sospettato grazie alle telecamere: colpiti sottopasso, recinzioni e area dello stadio da rugby

Gli sfregi sulla recinzione dello stadio

Gli sfregi sulla recinzione dello stadio

Il Comune di Treviso passa alle vie legali per ottenere il risarcimento dei danni causati dalle scritte no vax comparse questa estate su diversi immobili pubblici della città. La Giunta comunale ha deciso di affidare l’incarico all’Avvocatura civica per avviare una causa civile nei confronti del presunto responsabile, indicato con le iniziali G.F.

Gli imbrattamenti, realizzati con vernice rossa, hanno interessato un sottopasso, un muro di recinzione, il perimetro dello stadio da rugby e altre superfici murarie di proprietà comunale, tutte situate sul territorio cittadino. Secondo le stime del Comune, i danni ammontano complessivamente a 11.171 euro.

«Esprimiamo soddisfazione per l’avvio di questa azione legale perché rappresenta un segnale chiaro di tutela del patrimonio pubblico e di rispetto verso la città e i cittadini», afferma il sindaco di Treviso Mario Conte. «Il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro: chi danneggia beni comuni viene individuato e deve rispondere personalmente delle sue azioni».

Il primo cittadino ha inoltre ringraziato la Polizia Locale per il lavoro di indagine svolto e gli uffici comunali che hanno seguito l’iter, sottolineando l’importanza di difendere i beni pubblici, patrimonio di tutta la comunità trevigiana e, più in generale, del territorio veneto.

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