Vasta operazione contro la criminalità diffusa: 384 arresti e 655 denunce in tutta Italia

Sequestrati oltre 1.400 kg di droga e 41 armi da fuoco

Stefano Gabbiano

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22.12.2025 - 09:33

Vasta operazione contro la criminalità diffusa: 384 arresti e 655 denunce in tutta Italia

Le forze dell'ordine al lavoro

La Polizia di Stato ha concluso una vasta e incisiva operazione nazionale contro la criminalità diffusa, con particolare attenzione al contrasto dello spaccio di droga e delle nuove forme di criminalità legate alla cosiddetta mala-movida. Il blitz, che ha coinvolto le Squadre Mobili di tutto il territorio nazionale e il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha portato a risultati rilevanti in termini di arresti, denunce e sequestri. Nel corso dell’operazione, sono stati arrestati 384 individui, tra cui 166 stranieri e 6 minorenni, e 655 persone sono state denunciate in stato di libertà, inclusi 256 stranieri e 39 minorenni. Gli arresti e le denunce sono principalmente legati a reati contro la persona, il patrimonio, lo spaccio di sostanze stupefacenti e il porto illegale di armi. Le forze dell'ordine hanno identificato 95.164 persone sospette, tra cui 16.701 stranieri e 10.848 minorenni, molti dei quali controllati nelle aree note per il consumo di droga e la criminalità legata alla mala-movida. Di questi, sono in corso valutazioni per l'adozione di provvedimenti amministrativi preventivi. Inoltre, sono state sequestrate ingenti quantità di stupefacenti: 35 kg di cocaina, 1.370 kg di cannabinoidi e 1 kg di eroina. Un aspetto particolare dell’operazione è stato il controllo dei “cannabis shop” e dei negozi che vendono prodotti a base di canapa, recentemente oggetto di nuove normative con il decreto legge 48/2025. In questo ambito, sono stati sequestrati 5 negozi, in 3 diverse città, arrestando 3 persone e denunciandone 141. I controlli nei cannabis shop hanno portato anche al sequestro di 296 kg di cannabinoidi, risultati essere stupefacenti. Risultati a Venezia Nella provincia di Venezia, l'operazione ha portato all’identificazione di 139 persone, di cui 45 italiani e 94 stranieri. Tra queste, 24 erano minorenni (6 italiani e 18 stranieri). Sono stati denunciati 23 soggetti, e in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, un cittadino extracomunitario è stato arrestato. Inoltre, due cittadini extracomunitari sono stati arrestati in flagranza di reato, mentre altri 7 soggetti irregolari sono stati accompagnati presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). L’operazione ha avuto anche un impatto significativo sui reati legati alla vendita illegale di sostanze, con il sequestro di 5 cannabis shop nella provincia di Venezia, contribuendo così a ridurre la diffusione di droghe illegali nella zona. Le dichiarazioni delle autorità La Polizia di Stato ha ribadito l’importanza di queste operazioni, sottolineando l'impegno continuo contro la criminalità organizzata e la diffusione di sostanze stupefacenti, che rappresentano un pericolo per la sicurezza e la salute pubblica. La cooperazione tra le varie unità della Polizia e il coordinamento centralizzato ha reso possibile il successo dell'operazione, che ha visto anche il coinvolgimento di altre forze di sicurezza come il Reparto Prevenzione Crimine e le Questure locali.

La Polizia di Stato ha concluso una vasta e incisiva operazione nazionale contro la criminalità diffusa, con particolare attenzione al contrasto dello spaccio di droga e delle nuove forme di criminalità legate alla cosiddetta "mala-movida". Il blitz, che ha coinvolto le Squadre Mobili di tutto il territorio nazionale e il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha portato a risultati rilevanti in termini di arresti, denunce e sequestri.

Nel corso dell’operazione, sono stati arrestati 384 individui, tra cui 166 stranieri e 6 minorenni, e 655 persone sono state denunciate in stato di libertà, inclusi 256 stranieri e 39 minorenni. Gli arresti e le denunce sono principalmente legati a reati contro la persona, il patrimonio, lo spaccio di sostanze stupefacenti e il porto illegale di armi.

Le forze dell'ordine hanno identificato 95.164 persone sospette, tra cui 16.701 stranieri e 10.848 minorenni, molti dei quali controllati nelle aree note per il consumo di droga e la criminalità legata alla "mala-movida". Di questi, sono in corso valutazioni per l'adozione di provvedimenti amministrativi preventivi. Inoltre, sono state sequestrate ingenti quantità di stupefacenti: 35 kg di cocaina, 1.370 kg di cannabinoidi e 1 kg di eroina.

Un aspetto particolare dell’operazione è stato il controllo dei “cannabis shop” e dei negozi che vendono prodotti a base di canapa, recentemente oggetto di nuove normative con il decreto legge 48/2025. In questo ambito, sono stati sequestrati 5 negozi, in 3 diverse città, arrestando 3 persone e denunciandone 141. I controlli nei cannabis shop hanno portato anche al sequestro di 296 kg di cannabinoidi, risultati essere stupefacenti.

Risultati a Venezia Nella provincia di Venezia, l'operazione ha portato all’identificazione di 139 persone, di cui 45 italiani e 94 stranieri. Tra queste, 24 erano minorenni (6 italiani e 18 stranieri). Sono stati denunciati 23 soggetti, e in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, un cittadino extracomunitario è stato arrestato. Inoltre, due cittadini extracomunitari sono stati arrestati in flagranza di reato, mentre altri 7 soggetti irregolari sono stati accompagnati presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR).

L’operazione ha avuto anche un impatto significativo sui reati legati alla vendita illegale di sostanze, con il sequestro di 5 cannabis shop nella provincia di Venezia, contribuendo così a ridurre la diffusione di droghe illegali nella zona.

Le dichiarazioni delle autorità La Polizia di Stato ha ribadito l’importanza di queste operazioni, sottolineando l'impegno continuo contro la criminalità organizzata e la diffusione di sostanze stupefacenti, che rappresentano un pericolo per la sicurezza e la salute pubblica. La cooperazione tra le varie unità della Polizia e il coordinamento centralizzato ha reso possibile il successo dell'operazione, che ha visto anche il coinvolgimento di altre forze di sicurezza come il Reparto Prevenzione Crimine e le Questure locali.