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Tributo d'autore
16.10.2024 - 16:10
Immagine di repertorio
Piove di Sacco, in provincia di Padova, rende omaggio al "suo" Ugo Valeri con un'ampia retrospettiva che si terrà dal 23 novembre 2023 al 23 marzo 2025 presso il nuovo spazio espositivo di Palazzo Pinato Valeri. L'iniziativa, promossa dal Comune di Piove di Sacco e da BCC Veneta, con la curatela di Federica Luser e la collaborazione di Trart, punta a riscoprire uno degli artisti più irrequieti e innovativi del panorama italiano tra '800 e '900.
Dandy e ribelle è il sottotitolo della mostra, che presenta circa ottanta opere di Valeri, un artista spesso paragonato a Toulouse-Lautrec per la sua capacità di immortalare l'umanità con pochi tratti essenziali, animati da una vivida energia. Un viaggio nell'arte e nella vita di un uomo che visse ai margini, in bilico tra genio e sregolatezza, fino alla tragica morte nel 1911 a soli 37 anni, in circostanze mai chiarite, a seguito di una caduta da una finestra di Ca' Pesaro a Venezia.
Nato a Piove di Sacco nel 1873, Ugo Valeri lasciò presto la città natale per formarsi presso le Accademie di Venezia e Bologna, affermandosi rapidamente sulla scena artistica. Tra i suoi primi riconoscimenti spicca il Premio Francia, ottenuto nel 1898, che gli aprì le porte dell'Esposizione Internazionale del Sempione nel 1906 e della Biennale di Venezia l'anno successivo. Due mostre personali a Ca' Pesaro nel 1909 e 1910 lo consacrarono tra gli esponenti di spicco della nuova avanguardia veneziana, insieme a artisti come Arturo Martini, Gino Rossi e Felice Casorati, sotto la guida del critico Nino Barbantini.
Valeri non si limitava alla pittura, ma disegnava freneticamente tutto ciò che lo circondava: ballerine, dandy, figure della vita bohémien, immortalate con un tratto caricaturale e al tempo stesso elegante. L’artista stesso si definiva una caricatura vivente e riteneva la caricatura "la più sincera espressione del vero". Il suo stile libero e privo di filtri lo rese uno dei più richiesti illustratori dell’epoca, collaborando con riviste di rilievo come Italia Ride, L'Illustrazione Italiana e Poesia.
Il sodalizio con Filippo Tommaso Marinetti e Umberto Notari conferma il suo ruolo di interprete di un mondo artistico in profonda trasformazione. La sua esposizione del 1909 a Ca' Pesaro, che mescolava generi e soggetti, fu un manifesto del cambiamento: un chiaro segnale contro il conservatorismo della Biennale di Venezia. Ugo Valeri diventò così, secondo Arturo Martini, "la tromba del nuovo mattino", portatore di uno sguardo innovativo che avrebbe influenzato generazioni di artisti.
La mostra, grazie ai numerosi prestiti da collezioni private, offre al pubblico un’occasione unica per riscoprire la complessità di un artista dimenticato, la cui visione moderna e ribelle ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte contemporanea.
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