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Giovani e imprenditoria

"Azienda di famiglia? No grazie": così la maggioranza delle imprese resta over 60

Nel Trevigiano solo un'impresa su dieci coinvolta nel ricambio generazionale: no all'azienda di famiglia, i giovani cercano una propria autonomia

"Azienda di famiglia? No grazie": così la maggioranza delle imprese resta over 60

Solo un'azienda su dieci negli ultimi sei anni ha realizzato quel ricambio generazionale necessario a garantire il futuro dell'impresa. Contrariamente a quanto si creda, dunque, i giovani paiono preferire la strada più in salita: no all'azienda di famiglia, sì all'autonomia professionale. E così, ecco che si moltiplicano le imprese under 35; tra i settori più attrattivi, quello dell'artigianato (2.018 imprese, che costituiscono il 9,2% del comparto artigianale e il 33,1% delle imprese gestite da under 35).

"La maggioranza degli imprenditori è over 60", sottolinea Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.

In tema di ricambio generazionale, la Marca Trevigiana dunque si colloca al di sotto della media veneta (11,6%), ma comunque al di sopra della media nazionale (9,1%): secondo i dati elaborati dall'ufficio studi di Confartigianato, si è registrata una significativa diminuzione nel passaggio d'impresa ai figli a seguito della pandemia. In provincia, nel biennio 2016-2018, il passaggio generazionale ha riguardato il 3,3% delle imprese artigiane, percentuale salita al 5,1% tra il 2019 e il 2021, per poi subire un drastico calo nel 2022, toccando soltanto l'1,9%.

La difficoltà nel garantire la continuità delle imprese artigiane deve essere inserita all'interno di un contesto più ampio riguardante l'invecchiamento demografico di tutto il territorio della Marca Trevigiana. Negli ultimi dieci anni, infatti, la provincia ha registrato una diminuzione di ben 28.991 giovani, appartenenti alla fascia d'età tra i 15 e i 34 anni, equivalente a un decremento del 13,7%. Tuttavia, tale dato risulta relativamente più positivo se confrontato con la media regionale veneta, che si attesta su un calo del 14,7%, e con quella nazionale, che registra una diminuzione del 17,4%.

Nel 2024, 182.701 sono gli under 35, rispetto ai 273.223 over 60. In provincia, le aziende dirette da giovani con meno di 35 anni sono 6.089, rappresentando il 7,2% del totale delle imprese.

Ottimi risultati si registrano nel settore artigianale anche per quanto riguarda le imprese giovanili condotte da stranieri: sono infatti 640, il che equivale al 31,7% del totale delle imprese under 35 e addirittura al 45,8% delle imprese giovanili straniere. Buona è anche la presenza di giovani imprenditrici artigiane, che ammontano a 450, pari al 22,3% delle imprese artigiane giovani e al 28,8% se si considera il campo ristretto delle aziende "rosa".

"È necessario alzare il limite d’età di 35 per accedere a incentivi e agevolazioni - conclude Bernardi -. Oggi i giovani si laureano, poi se hanno l’opportunità fanno tirocini ed esperienza in azienda e solo nella fase successiva, se hanno la capacità economica, decidono di avviare una propria attività. Le nuove generazioni di imprenditori puntano sulle nuove tecnologie e sulla ricerca. Per questo serve una nuova programmazione, che preveda una formazione a tutti i livelli e a tutte le età, per consentire anche ai sessant’enni di reggere il confronto con le nuove generazioni".

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