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Veneto maltempo
21.08.2025 - 10:30
Foto di repertorio
Temporali violenti, allagamenti diffusi e strade trasformate in fiumi: il maltempo torna a colpire duramente il Veneto, in particolare le province di Padova e Venezia. A partire dalla serata del 20 agosto e per tutta la notte, rovesci intensi hanno messo sotto pressione il sistema idrico e di soccorso della regione, costringendo la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco a un’imponente mobilitazione.
La sala operativa regionale è attiva da ore in modalità emergenza. “Ringrazio di cuore tutti gli operatori, dai volontari ai Consorzi di bonifica, per il lavoro straordinario e continuo che stanno svolgendo, anche questa volta, a tutela delle nostre comunità – ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia –. La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità assoluta”.
Le precipitazioni più intense si sono registrate a Mira, con picchi fino a 80 mm/h, mentre a Montegalda si sono superati i 30 mm in un’ora. Allagamenti e danni d’acqua hanno interessato numerosi centri abitati: solo nella provincia di Padova si contano oltre 80 interventi, con situazioni critiche a Rubano, Mestrino, Limena, Villafranca Padovana, Montegrotto, Due Carrare e Maserà.
Nel Veneziano, i Comuni di Mira, Mirano, Spinea, Dolo, Pianiga e Martellago risultano tra i più colpiti, con quasi 90 richieste di intervento. Complessivamente, nella mattinata del 21 agosto, oltre 230 operazioni di soccorso erano già state attivate.
Sul fronte idraulico, gli scolmatori del Serraglio e del Marzenego sono entrati in funzione, mentre sul Fratta-Gorzone e Frassine si è superata la prima soglia di guardia. Le idrovore dei consorzi di bonifica lavorano a pieno regime per garantire il deflusso delle acque verso mare.
Non mancano i disagi ai servizi: a Mestre tre cabine elettriche sono finite sott’acqua, lasciando circa 1000 utenze senza corrente. Pesanti anche le ripercussioni sui trasporti: la circolazione ferroviaria tra Padova e Mestre è stata sospesa, con ritardi a catena anche sulle linee Venezia–Belluno.
Secondo le previsioni dell’ARPAV, i fenomeni tenderanno a spostarsi nelle prossime ore verso l’area montana e pedemontana, con miglioramenti attesi nel pomeriggio per la pianura centro-meridionale.
Zaia conclude con un appello ai cittadini: “Evitate spostamenti nelle aree più colpite e seguite solo le comunicazioni ufficiali. L’emergenza non è finita, ma la macchina dei soccorsi è pienamente operativa e pronta a fronteggiare ogni scenario”.
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